Scorfano d’oro, le brutture sono in gara

Ultime due settimane per il concorso indetto dall’associazione ‘Ascoli Nostra’. Ecco alcune delle vostre segnalazioni

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Siamo agli sgoccioli: mancano due settimane al termine del concorso ‘Lo Scorfena d’ore 2’ indetto dall’associazione ‘Ascoli Nostra’. È la seconda edizione di un premio storico, andato in scena la prima volta nel 1996 per far luce sui lati più oscuri della città, ma con un pizzico di pungente ironia. Al centro, oggi come ieri, c’è la città dimenticata, che attende un buon intervento di recupero. "Chi si ricorda della ‘pedonale ovest’ di Monticelli? – si legge in una delle ultime segnalazioni –. Il lungo percorso pedonale che si snoda tra i palazzoni del quartiere attende da anni i fantomatici lavori di riqualificazione e versa in condizioni pessime, tra scritte e decine di bottiglie lasciate ogni sera da qualche teppista. Intanto la ruggine ha mangiato il corrimano, la muffa ha divorato il cemento e l’erba è cresciuta lungo il selciato". Le foto parlano da sole, anche per quanto riguarda l’inspiegabile presenza di massi nel parco della Fortezza Pia: un luogo magico che potrebbe offrire tanto ma su cui si è investito poco. Un altro ‘scorfano’ troneggia indisturbato non lontano da lì: l’orologio del campanile cinquecentesco dell’Annunziata che, come sottolinea ‘Ascoli Nostra’, "versa in precarie condizioni. L’intonaco di uno dei quadranti è quasi completamente caduto. Dopo il restauro del 1998 il complesso ospita la facoltà di Architettura e Design. La vista di un campanile con un orologio così malridotto non si addice al decoro di una sede di tale prestigio. Sarebbe auspicabile anche il recupero della funzionalità dell’orologio, che da tempo non fa più sentire i suoi rintocchi".

Nel mirino c’è anche una questione di carattere paesaggistico: "Le alte sponde dei fiumi su cui si ergono le antiche mura difensive della città – scrive ‘Ascoli Nostra’, raccogliendo la segnalazione dei cittadini – sono una delle peculiarità che ha sorpreso tutti quelli che sono venuti per la prima volta ad Ascoli. Oggi, una folta vegetazione nasconde la cinta muraria a causa di una poco frequente opera di pulitura. Inoltre, c’è la cattiva abitudine di far rotolare senza controllo gli sfalci verso il fiume, rendendo invisibile l’innesto delle mura con la base tufacea". Insomma, i problemi sono tanti e aspettano ancora il loro ‘momento’: quello che gli consentirà di entrare in palio per l’atteso premio. Ricordiamo che c’è ancora tempo per segnalare le brutture, anche in via anonima: all’associazione, scrivendo a info@ascolinostra.it, o alla nostra redazione (cronaca.ascolipiceno@ilcarlino.net) allegando la foto dello ‘scorfano’ ed una breve descrizione.

Valeria Eufemia