Scuccetta tra divertimento e solidarietà

Si è rinnovata la tradizione alla gastronomia Migliori. Ha vinto la piccola Gioia Mari, il ricavato della giornata donato all’Aism

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Dopo due anni di stop, causa Covid, è tornato in Piazza Arringo il Campionato mondiale di Scuccetta, giunto alla 32ª edizione. Ideata da Nazzareno ‘Zè’ Migliori, la gara che si disputa il lunedì di Pasquetta, e consiste nel battere uova sode una contro l’altra; vince quella che rimane integra. Sono stati tanti quelli che hanno deciso di iscriversi alla gara versando le 5 euro che poi sono state devolute all’Aism che li utilizzerà per la sua attività e l’assistenza che svolge sul territorio, come ha sempre fatto al fianco di Migliori e della sua Scuccetta. E’ stata così rinverdita l’antica tradizione di questo gioco tramandato da generazioni e che ha visto partecipare bambini, giovani, meno giovani ed appunto tanti turisti pronti a sfidarsi a colpi di uova per aggiudicarsi il titolo iridato ed anche un uovo di cioccolato di 3 chili messo in palio come trofeo dalla Pasticceria di Mario Angelini. A seguire il tabellone della gara ci ha infatti pensato proprio Adriano Vespa dell’Aism. La vittoria è andata alla giovanissima ascolana Gioia Mari, una bambina di soli 7 anni mentre al secondo posto si è piazzato Simone Porfiri, anche lui ascolano, e un vero specialista visto che aveva vinto la gara nel 2013 e che a distanza di nove anni ha provato a tornare a riprendersi il titolo di Campione del Mondo. Quest’anno sul grande tavolo posizionato davanti alle vetrine della Gastronomia Migliori sono state sistemate, fin dalla prima mattina, ben 1.100 uova sode preparate ad hoc per diventare l’oggetto della sfida. "E’ stato bellissimo tornare a vivere in piazza Arringo questa gara – ha sottolineato Nazzareno ‘Zè Migliori’ – Non è un’invenzione, ma la realtà che si viveva nelle campagne del Piceno nella nostra gioventù. Le uova utilizzate e quelle che non vengono usate per il gioco poi le regaliamo. C’è perfino chi si è prenotato, ma le consegneremo comunque alla Zarepta.

Valerio Rosa