Scuola guida Ascoli, istruttori introvabili. "Rischiamo di chiudere"

Maria Zicchino de La Ruota: "Il problema provinciale e regionale: ci siamo dovuti rivolgere a un docente abilitato di Matera"

A mancare è un istruttore abilitato con due anni di esperienza

A mancare è un istruttore abilitato con due anni di esperienza

Ascoli, 15 gennaio 2020 - Avere bisogno di un dipendente abilitato, a cui offrire un posto di lavoro regolare e interessante in ottica futura, ma non trovarlo (in zona) nemmeno con il lumicino. E’ quanto è accaduto, anzi ‘sta accadendo’ all’autoscuola La Ruota, la prima nata in città, addirittura nel 1958, istituita direttamente dall’Automobile Club. «Ciò di cui abbiamo bisogno è un istruttore abilitato che abbia maturato due anni di esperienza negli ultimi cinque e sia in possesso degli attestati di frequenza dei corsi di aggiornamento che vengono organizzati ogni due anni" spiega Maria Giuseppa Zicchino, moglie dello storico titolare Vincenzo Passalacqua, venuto a mancare diversi anni fa, e madre dei due attuali proprietari dell’autoscuola, Piergiorgio e Stefano.

"Questa scuola guida fu fondata esattamente in questo palazzo di via Trieste, dove c’erano altri uffici dell’Aci, oltre 60 anni fa. Oggi rischia di chiudere e il motivo è incredibile – prosegue – Carlo Lignini, storico amministratore e stimatissimo istruttore della Ruota da una vita, è ormai prossimo alla pensione. Per andare avanti abbiamo bisogno di un insegnante istruttore da inserire in organico come secondo accomandatario nell’ottica di subentrare all’attuale amministratore. I requisiti sono quelli che ho elencato e il problema sta tutto qui: né gli uffici della Provincia né quelli della Motorizzazione sono in grado di fornici dei profili da valutare".

"Voglio essere chiara – continua la professorezza Zicchino, docente di lingua inglese in pensione – sia il personale della Provincia che quello della Motorizzazione sono umanamente molto comprensivi e gentili, ma il nostro problema sembra irrisolvibile". "Nessuno dei due enti – aggiunge con tono basito – tra l’altro è in possesso di uno ‘storico’, cioè un elenco con numeri di telefono a cui rivolgersi, degli abilitati. Così abbiamo dovuto provvedere autonomamente, facendo qualche centinaio di telefonate, non esagero, alle altre Motorizzazioni e agli altri uffici provinciali della regione, oltre che a quelli dell’Umbria e dell’Abruzzo. Chiedere a distanza, a uffici di un territorio diverso, non è però facile e dalle ricerche fatte è emerso molto poco".

"La maggior parte degli istruttori abilitati, infatti, lavorano già in qualche autoscuola, spesso di famiglia – prosegue – e la legge impedisce la condivisione di queste figure, se non per brevi periodi di ‘prestito’. Impedimento, questo, che ovviamente non ci ha permesso di ‘attingere’ tra le figure già note e operative nell’Ascolano: tutte impegnate con altre scuole guida".

"Queste figure – conclude – ad Ascoli, non risultano né al centro per impiego né altrove. Visto che nella nostra provincia i corsi formativi e gli esami non vengono organizzati da anni posso ipotizzare che qualche ascolano abbia conseguito il titolo di istruttore altrove, magari a Teramo o a Macerata o Pescara, Ancona e così via. Ma, altra beffa, non posso saperlo dal momento che non esiste un’anagrafica con i contatti. Per ora stiamo tirando avanti con lo storico Carlo Lignini, con mio figlio e con un istruttore che abbiamo trovato addirittura a Matera e che gentilmente si è trasferito qui, ma i costi sono lievitati e non possiamo reggere a lungo in queste condizioni. Se qualcuno in zona è in possesso di questi titoli si faccia avanti".