Ascoli, scuola al via. Il precariato vince ancora

Concorsi in ritardo e graduatorie fantasma, cattedre vacanti e carenza di personale: Ecco i problemi della scuola

Gli alunni stanno per tornare sui banchi, ma i problemi sono tanti

Gli alunni stanno per tornare sui banchi, ma i problemi sono tanti

Ascoli, 7 settembre 2018 - Continuano i lavori all’Ufficio Scolastico, che in breve tempo dovrà coprire un organico di ben 17.996 insegnanti in tutta la regione, tra cui 703 per la provincia Ascoli-Fermo. A questi, si aggiungono poi 2.555 posti per il sostegno. E i problemi non sono pochi, visto che a fronte di questa grande necessità di personale, molti docenti rischiano di mancare all’appello. Uno dei principali problemi è dovuto agli ingenti ritardi dei concorsi previsti per stabilizzare gli insegnanti di lettere, che avrebbero dovuto entrare in una nuova graduatoria, per essere poi inseriti in organico a tempo indeterminato, ma che saranno costretti a restare precari  almeno fino all’anno prossimo.

Nella nostra regione sono ben 160 i docenti che attendevano di essere inseriti nelle graduatorie previste per il 31 agosto e non ancora pubblicate. Troppo tardi, quindi, l’anno scolastico è al via e le nomine devono essere fatte subito. A denunciare questa e altre situazioni problematiche è anche la Uil: «Abbiamo perso posti in organico di diritto – spiega Claudia Mazzucchelli, segretaria Uil Scuola Marche – avremmo potuto inserire in ruolo 160 insegnanti, ma si dovrà ricorrere a nomine a tempo determinato». Al di là di questo problema, ci sono anche le cattive conseguenze della ‘Buona scuola’ del governo Renzi, che ha previsto dei concorsi per l’organico di potenziamento, ossia per insegnanti che avrebbero dovuto sopperire a un ampliamento dell’offerta formativa (come corsi extrascolastici o attività di incremento al programma ordinario).

Ma gli insegnanti preposti al potenziamento, sono in realtà serviti a coprire i posti lasciati vacanti dai docenti in ruolo. «Per serali, sdoppiamenti nei laboratori e aumento del tempo di apertura delle scuole – spiega ancora la Mazzucchelli – servono circa 60 posti, un numero meno impattante rispetto agli anni precedenti, ma al quale si è arrivati andando ad erodere l’organico di potenziamento».Come se non bastasse, c’è carenza di dirigenti scolastici e di addetti del personale ata, indispensabili a garantire la sicurezza e la regolare attività delle scuole. Entro oggi, gli istituiti dovranno rispondere a un questionario inviato dall’Ufficio scolastico, che vuole conoscere l’effettiva necessità di assistenti scolastici.