Scuole, il piano dell’Arengo Sant’Agostino alla Ceci

Per ospitare i ragazzi della Malaspina e della D’Azeglio sembra per il momento accantonata l’alternativa ex Banca d’Italia. Ritardi nel mirino dell’opposizione

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"Troppi ritardi e poca chiarezza sul cronoprogramma". "Siamo perfettamente nei tempi e abbiamo già avviato tutti i progetti". Sono le due posizioni emerse ieri nell’ambito del Consiglio Comunale aperto dedicato alla scuola, al quale hanno partecipato anche alcuni genitori, insegnanti e presidi dei principali plessi cittadini. Se da un lato, ovvero da quello della minoranza e di una parte del personale scolastico, ancora il programma di riqualificazione antisismica stenta a decollare, dall’altra il sindaco Fioravanti e la maggioranza difendono quanto svolto finora, a fronte delle tante difficoltà incontrate, tra cui quelle legate all’iniziale project financing con alcune ditte per un progetto pubblico-privato, che ha fatto perdere due anni. Facendo una sintesi, si può sostenere che se dal punto di vista dei lavori si è ancora indietro, si sta però recuperando terreno negli ultimi tempi e le progettazioni sono partite.

In ballo ci sono circa 40 milioni di finanziamento. "Quando siamo arrivati noi era stata finanziata soltanto una scuola – ha detto il sindaco Fioravanti –, oggi sono partite le progettazioni per tutti i 18 plessi cittadini. Abbiamo realizzato ben 24 confronti con le scuole". Dall’opposizione c’è chi, come Emidio Nardini (Ascolto&Partecipazione) chiede più trasparenza e coinvolgimento. "Vorremmo conoscere mano a mano i passi che si fanno – ha detto –; mi stupisce che in 24 incontri non abbiate sentito l’esigenza di invitare anche l’opposizione". A parte le poche e sporadiche schermaglie, il confronto ha consentito di fare un po’ il punto sulla situazione, e ottenere da parte di genitori e personale scolastico l’impegno degli amministratori a fare in modo che il dislocamento degli alunni avvenga in una logica di prossimità, per scongiurare l’ipotesi di spostamenti anche in zone cittadine opposte o comunque molto distanti rispetto all’Isc di riferimento.

E’ il caso ad esempio della scuola dell’infanzia Sant’Agostino: inizialmente era stata addirittura avanzata l’ipotesi di Poggio di Bretta come polo sostituivo, per poi passare a via Kennedy e infine, alla Ceci di Borgo Solestà, mentre per quello che riguarda la primaria, i ragazzi saranno trasferiti a San Domenico (ex magistrali). Non si esclude che tali modifiche possano avvenire già all’inizio del prossimo anno scolastico, visto che i lavori sono già stati affidati, ma i tempi stringono e appare difficile che si possa fare in tempo per l’inizio delle lezioni. Per quanto riguarda gli altri edifici, per ospitare i ragazzi della Malaspina e della D’Azeglio sembra per il momento accantonata l’alternativa dell’edificio ex Banca d’Italia, come ammesso dall’assessore Donatella Ferretti; i lavori sono invece già avviati alla Don Giussani e a Poggio di Bretta, con questi ultimi che dovrebbero concludersi a dicembre, mentre alla Materna della Malaspina si dovrebbe partire a giugno del 2023. Tra i vari nodi, anche quello dei trasporti e del personale Ata, come sollevato da alcuni rappresentanti sindacali.

Domenico Cantalamessa