Scuole, trasporti ed enti pubblici Il documento della Prefettura

Rientro a scuola, tante incertezze, ma la situazione del Piceno è seguita da vicino, nel confronto fra governo, regione, enti locali, prefettura e scuole. Proprio oggi, dopo che a Roma si è cercato di definire percentuali di ingresso, misure da adottare e competenze, Palazzo Raffaello sarà protagonista di un duplice incontro: il primo, di mattina, con le prefetture marchigiane, il secondo nel pomeriggio, con i comuni e gli istituti scolastici. Il tutto, ovviamente, per fare il punto della situazione e far emergere eventuali problematiche collegate al rientro. "Voglio precisare, in merito all’attività della nostra prefettura, che noi del Piceno siamo una delle realtà più virtuose delle Marche – afferma il vice prefetto vicario, dottor Gaetano Tufariello – anche se il nuovo prefetto, dottor Carlo De Rogatis, deve ancora insediarsi: lo farà proprio il prossimo lunedì, 26 aprile". Stando alle percentuali trapelate dai rendez vous governativi, infatti, il Piceno dovrebbe avere mezzi a sufficienza per permettere un rientro sicuro. "Già dal dicembre del 2020 – continua Tufariello – all’interno di uno dei numerosi tavoli prefettizi è stato redatto e sottoscritto un documento operativo: tale documento certifica l’impegno delle parti, fra enti pubblici, società di trasporti e scuole, a garantire il rientro fino al 75%". Fin lì, quindi, la prefettura assicura la copertura in termini di mezzi e misure anti contagio, come il monitoraggio dei mezzi stessi, sanificati e controllati periodicamente dai Nas.

Il rientro al 100%, inoltre, si potrebbe ottenere con una minima differenziazione dell’orario da parte delle scuole. La pianificazione includerebbe anche le aree di fermata dei bus, adeguatamente ordinate in percorsi al fine di mettere in cassaforte la sicurezza dei ragazzi. Il prefetto vicario chiarisce anche perché si è atteso fino ad oggi per convocare il tavolo. "La situazione deve essere definita nei dettagli – spiega Tufariello –. In ogni caso, in ogni campo, organizzare incontri prima di avere le dovute certezze potrebbe essere addirittura controproducente: si rischierebbe di lanciare messaggi sbagliati e questo è precisamente ciò che dobbiamo evitare in un momento delicato come quello che stiamo vivendo".

Giuseppe Di Marco