
La senzatetto, da molti anni vive all’interno dell’auto nel parcheggio del centro commerciale ‘L’Orologio’
Il caso della donna senzatetto, per scelta, che da molti anni vive all’interno dell’auto nel parcheggio del centro commerciale ‘L’Orologio’ di Grottammare, è stato di nuovo al centro di un incontro fra vari enti dopo l’ennesimo atto vandalico di cui è rimasta vittima la notte di domenica scorsa. A questo proposito sono emersi altri particolari sulle modalità dell’accaduto. Il lunotto anteriore della Peugeot dove vive la donna è stato sfondato con una mazza da baseball sulla cui testa era stato montato del ferro spinato, mazza abbandonata sul posto e recuperata dai carabinieri della stazione di Grottammare e di San Benedetto. Particolari che lasciano qualche perplessità sull’opera commessa da soli ragazzi minorenni del quartiere. I carabinieri della stazione di Grottammare, che nel passato avevano svolto delicate indagini per identificare una dozzina di minorenni che si erano resi protagonisti di atti vandalici, di intimidazioni a donne e anziani, di principi di incendio sotto le pinete, per la cronaca, sono stati tutti prosciolti dal Tribunale per minori di Ancona. Detto questo, andiamo ai risultati dell’incontro di ieri che ha visto la partecipazione del comandante dei carabinieri di Grottammare Giuseppe Gallo, Igor Vita e il sindaco Alessandro Rocchi per il comune di Grottammare, il dottor Giri primario della Psichiatria dell’ospedale di San Benedetto, Assistenti sociali e il comandante della polizia locale Stefano Proietti. Tutti insieme hanno tracciato la strada per la risoluzione definitiva del caso. Il 9 giugno scatterà il piano che prevede la convocazione della donna, attraverso un ‘ordinanza sindacale, per la comunicazione di carattere urgente, di abbandonare l’area e di accettare la messa a disposizione, momentanea, di una casa popolare, potrebbe essere nell’edificio Erap di via Boito, per poi assegnarle una casa parcheggio appena si libera il primo alloggio. Se la donna non dovesse accettare questa ultima offerta delle autorità, scatterà l’Accertamento Sanitario Obbligatorio (ASO) con ricovero nel reparto di Psichiatria e saranno gli organi competenti ad occuparsi di lei. Un caso trattato finora con la massima cautela, ma visti gli ultimi eventi, con rapina del cellulare, aggressione con mazza ‘ferrata’, la storia sta prendendo una brutta piega e nessuno, evidentemente, se la sente di continuare a lasciare la donna esposta a tutti questi rischi.
Marcello Iezzi