
Il titolare del Kursaal ha presentato il suo libro. Riconoscimenti dal Comune a tante famiglie ascolane
E’ stata una serata ricca di emozioni con il grande Lucio Sestili grande protagonista assieme ad oltre quaranta storici commercianti del centro storico. L’appuntamento voluto dall’amministrazione comunale nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani, infatti è servito per presentare il libro ‘Il terzo occhio’ del conosciutissimo ristoratore e sommelier ascolano Lucio Sestili, titolare del ‘Kursaal’, ma anche per premiare le storiche famiglie di esercenti ascolani. Presenti il sindaco Marco Fioravanti, gli assessori Nico Stallone e Laura Trontini, è stato illustrato il libro di Lucio Sestili che racconta la sua storia ma anche tanta storia della città. "In questo libro c’è tutta la mia vita, la famiglia, il mio lavoro e gli amici – ha dichiarato Lucio – L’ho scritto durante il lockdown causato dal Covid, perché non mi è mai piaciuto stare con le mani in mano. Ho riordinato le fotografie di tutta una vita raccontando gli aneddoti a mio nipote Riccardo. Questo libro rappresenta un passaggio generazionale ma è il riassunto di 88 anni di vita trascorsa nell’essere figlio di un personaggio carismatico come il mio babbo, da tutti conosciuto come ‘il cavaliere’ per l’eleganza nel vestire, ma anche ‘il genio’ per le trovate innovative. Seguendolo alla Palazzina Azzurra a San Benedetto, ancora giovanissimo capii quella sera che volevo stare in mezzo alla gente, occuparmi di mangiare e bere bene e questo ho sempre fatto".
In effetti Sestili è stato un precursore dell’enogastronomia. Quando ancora si beveva vino sfuso, fu il primo ad introdurre le bottiglie, insegnando la qualità del bere. Il Caffè Kursaal davanti alla Cassa di Risparmio ha segnato un’epoca. Punto di riferimento soprattutto degli amici più cari coi quali Lucio ha condiviso l’amore per la città, per il Carnevale in particolare, dando vita a storiche mascherate. Non manca nel libro il report dell’attività politica, con l’esperienza da assessore al comune di Ascoli. Si occupò anche di cultura, come ricorda nella prefazione Vincenzo Grisostomi, negli anni ’90 consulente artistico del teatro Ventidio Basso.
Applausi, qualche lacrima, e poi via alla consegna delle pergamene agli oltre 40 commercianti che hanno sfilato in rigoroso ordine alfabetico: Azzanesi, Bartoli, Brandozzi, Brunone, Cava, Cesari, Crescenzi, Damiani, D’Auria, Detto, Di Ferdinando, Di Pietro, Di Sabatino, Fabiani, Fua’, Gabrielli, Loreti, Lori, Marini, Meletti, Micheloni, Moretti, Nardinocchi, Naticchioni, Negroni, Nociaro, Olivieri, Pespani, Raimondi, Righetti, Rosati, Sabelli, Tempera, Tombini, Trontini, Valentini, Velenosi, Villi, Vitelli e Zazzetti.
Valerio Rosa