
L’ipotesi è di estendere la copertura di sicurezza ai bagnanti per tutto il mese di settembre, in modo da evitare i guai di due anni fa.
Si torna a discutere di stagione balneare, in regione: ma non è ancora chiaro come questa verrà impostata, specialmente per quanto riguarda il servizio di salvamento in mare. Mentre a breve dovrebbe essere emanata l’ordinanza comunale per la stagione turistica, che partirebbe il 13 marzo e finirebbe il 12 novembre, a Palazzo Raffaello è già andato in scena un confronto con le associazioni di categoria, e ora la regione deve determinare il periodo dell’anno in cui si svolge prevalentemente la balneazione. Di date ancora non si parla, ma è possibile che questa venga estesa fino al 30 settembre: l’impiego di bagnini, se questo schema venisse confermato, sarebbe obbligatorio fino alla fine del mese. Questo indirizzo deriva dalla considerazione che, al termine del periodo ‘clou’ dell’estate, molta gente ancora si reca in spiaggia a fare il bagno. Da qui, la necessità di offrire ai turisti le migliori garanzie possibili per quel che riguarda la sicurezza. L’unico problema da risolvere è quello legato all’apertura delle scuole: alcuni bagnini, che lavorano durante l’estate, a settembre avrebbero necessità di fare rientro in classe. Questione che potrebbe essere aggirata utilizzando, semplicemente, meno personale rispetto al nucleo della bella stagione. Si penserebbe, in tal senso, di assegnare al bagnino il monitoraggio di 300 metri di spiaggia, anziché 150. L’anno scorso, date e orari vennero definiti in ottemperanza all’ordinanza della Capitaneria di porto risalente al 2019. Secondo l’atto, il servizio minimo doveva essere attivato e garantito in via continuativa almeno dalle 10 alle 18 in tutti i giorni in cui la loro presenza era prevista. In particolare, nel primo fine settimana di giugno e nei giorni feriali di giugno successivi al secondo weekend, nonché per quelli del mese di settembre antecedenti al primo fine settimana, c’era la possibilità di predisporre un assistente ogni 300 metri anziché 150, dalle 13 alle 15, qualora la bassa affluenza lo permettesse. Invece, dal secondo weekend di giugno, per il primo fine settimana del mese di settembre e per i mesi interi di luglio e agosto, serviva un assistente ogni 150 metri. L’obiettivo, in ogni caso, è scongiurare il ripetersi di quanto accaduto nell’estate del 2023, quando furono elevati verbali nei confronti di alcuni stabilimenti che non avevano mantenuto il servizio. Intanto, al civico 124 di viale De Gasperi, si è iniziato a parlare di demanio marittimo: Paolo Canducci ha proposto di ridurre di una piccola porzione ogni concessione, in modo da aumentare il numero di spiagge libere.
Giuseppe Di Marco