Sgarbi: "Inevitabilmente vince il centrosinistra"

"Onore a Pesaro, ma con l’amarezza di aver visto mortificate città non meno importanti come Ascoli"

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"Perdura il sospetto, da me e da altri avanzato, che la capitale italiana della cultura tocchi invariabilmente a città governate dal centrosinistra, fin qui sette su sette, come se città bellissime come Vicenza e Ascoli dovessero pagare il peccato di essere governate dal centrodestra". Non le manda a dire, come al solito, Vittorio Sgarbi commentando il titolo di capitale della cultura andato a Pesaro, a danno di Ascoli e Vicenza, pare anch’esse favorite per la vittoria finale. Lo stesso Sgarbi, proprio sulle nostre pagine qualche giorno fa, aveva in qualche modo annunciato la necessità di una certa alternanza di ‘colore politico’. Così non è stato. "Così come, evidentemente, si rispetta una ripartizione per regioni - aggiunge il critico –, sarebbe giusto anche un equilibrio nella valutazione politica delle amministrazioni: come Pesaro dalla sinistra, Ascoli è stata sempre ben governata dal centrodestra. E il buon governo dovrebbe essere un criterio di valutazione. Onore dunque a Pesaro, ma con l’amarezza di aver visto mortificate città non meno importanti. Non si possono mettere in competizione, con un titolo illusorio, città che esprimono e producono cultura come fossero squadre in uno stadio, oltretutto con dimensioni e infrastrutture molto diverse; come, nella stessa regione, è assurdo contrapporre Pesaro ad Ascoli, città bellissima che meritava un eguale riconoscimento". Sgarbi che però, in apertura del suo intervento, aveva comunque reso merito a Pesaro: "È una città poetica e nascosta, nella quale vi è una delle più belle architetture del mondo, Villa Imperiale, mirabile per l’architettura e gli affreschi. Pesaro capitale gioverà a tutte le Marche. E Urbino non mancherà di sostenera".

Domenico Cantalamessa