Si masturba tra i binari e finisce sotto processo

L’uomo deve rispondere di atti osceni in luogo pubblico, ieri in tirbunale due donne hanno raccontato gli episodi accaduti alla stazione di Porto d’Ascoli

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Si appostava fra i binari della stazione ferroviaria di Porto d’Ascoli, guardava le donne che c’erano in giro, "puntava" con insistenza lo sguardo su di loro e si masturbava furtivamente. Per questo motivo è finito sotto processo un 57enne che davanti al giudice del tribunale di Ascoli Tiziana D’Ecclesia deve rispondere di atti osceni in luogo pubblico, reato contestatogli dal pubblico ministero in udienza Franca Di Giacinto. Parliamo di più episodi che sono accaduti fra agosto e settembre del 2020 all’interno dello scalo ferroviario di Porto d’Ascoli. Nell’udienza di ieri due donne hanno riferito di uno di questi episodi che in quel periodo hanno messo in allarme la polizia ferroviaria alla quale giungevano ripetute segnalazioni di comportamenti volgari messi in atto sempre dalla stessa persona che a cose fatte poi si dileguava. L’episodio preso ieri in esame dal giudice D’Ecclesia ha avuto due testimoni. "Come altre volte sono giunta in treno alla stazione di Porto d’Ascoli e siccome dovevo cambiare convoglio, mi sono diretta dal binario 2 al binario 1. Mentre mi stavo spostando – ha raccontato una donna – ho visto un uomo che mi guardava e si masturbava. Sono tornata indietro, non volevo passare davanti a lui, men che meno da sola. Tornando indietro ho visto una donna che si occupava di vuotare i cestini dell’immondizia e le ho raccontato cosa avevo appena visto e dei miei timori ad attraversare il passaggio da un binario all’altro. Quando insieme siamo andate verso di lui si è allontanato rapidamente".

Secondo la descrizione fornite dalla testimone l’uomo indossava pantaloni corti. Ha testimoniato anche l’altra donna che ha riferito che già in precedenza c’erano stati altri episodi simili. "Avevamo già altre volte chiesto l’intervento della polizia, ma quando gli agenti arrivavano sul posto lui si era già dileguato" ha detto in tribunale. "Ho assistito parzialmente alla scena, perché mi coprivano le scale. Comunque l’uomo indossava un paio di bermuda. Mi ha sentito che telefonavo alla polizia ed è scappato".

L’identificazione del presunto responsabile di questo comportamento, moralmente riprovevole e penalmente rilevante, è stata possibile grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza che sono state mostrate alle due testimoni che hanno individuato il soggetto in questione. Lo hanno riconosciuto anche ieri attraverso fotografie che già all’epoca avevano visionato in commissariato.

Peppe Ercoli