Sisma, proroga per gli aiuti agli investimenti

L’assessore Guido Castelli: "Benefici alle aziende che potranno così essere rimesse nei termini ed usufruire del contributo previsto"

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Sollecitata dalla Regione Marche la Ragioneria dello Stato ha espresso parere favorevole alla richiesta di proroga in favore degli imprenditori marchigiani che ancora non hanno concluso l’iter di realizzazione degli investimenti produttivi come prevede l’articolo 20 del DL 189, e per gli imprenditori che ancora non hanno potuto usufruire del contributo a fondo perduto previsto per le zone terremotate. Ne ha dato notizia nei giorni scorsi l’assessore regionale Guido Castelli. Il decreto relativo all’articolo 20 prevede la concessione di agevolazioni nella forma del contributo in conto capitale alle imprese che realizzino o abbiano realizzato, a partire dal 24 agosto 2016, investimenti produttivi nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpite dal sisma del Centro Italia; fissa i criteri, le procedure e le modalità di concessione dei contributi ed in particolare stabilisce che il progetto debba essere realizzato entro il termine di diciotto mesi e ove adeguatamente motivato da imprevisti sopraggiunti nella realizzazione del progetto, può essere concessa una proroga di non oltre tre mesi.

"La nostra richiesta al Mef ed al Mise –spiega Castelli – partiva dal fatto che lo stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e della difficoltà di eseguire i lavori da parte delle imprese edili del territorio, molte aziende beneficiarie del contributo e che hanno già intrapreso gli investimenti nei territori sisma delle 4 regioni con una ricaduta importante anche dal punto di vista occupazionale, si vedrebbero revocato il contributo in quanto difficilmente potranno realizzare il progetto nei termini che erano previsti per aprile maggio. Ora spetta agli uffici del Mef e del Mise predisporre i decreti di proroga".

Relativamente invece all’articolo 20 bis molte aziende del territorio del cratere non hanno ancora avuto la possibilità di delocalizzare o ricostruire la loro attività commercialeartigianaleservizi e pertanto non hanno potuto usufruire del contributo previsto. Essendo ancora inattivi, infatti, non hanno potuto produrre la documentazione necessaria sui costi di produzione entro il 2020. "Questa proroga a fine 2022 porterà benefici alle aziende che potranno così essere rimesse nei termini ed usufruire del contributo previsto" conclude Castelli.

p. erc.