
"Il Commissario straordinario per la ricostruzione, probabilmente in imbarazzo per i fallimenti economici del Governo di cui fa parte e che lo ha nominato, confonde intenzionalmente le misure del Sismabonus e del Superbonus". Non sono passate inosservate le considerazioni del senatore Castelli, che ha mosso critiche verso il Superbonus 110% in particolare. "Solo una modesta parte del 110% è stata destinata al cosiddetto sisma bonus – aveva detto Castelli - Temo si sia fatta spesso una valutazione opportunistica, ovvero che intervenire strutturalmente sulle fondazioni era più complicato, costoso, meno rapido e remunerativo rispetto al cappotto termico. Bisognava invece predisporre prima interventi per rinforzare gli edifici con criteri antisismici e poi quelli per il cappotto termico. E’ un’assurdità che sia stato fatto il contrario nell’ambito dei lavori per il Superbonus 110%" ha aggiunto il commissario. Ieri è arrivata la presa di posizione dell’onorevole Giorgio Fede. "Vorrei far notare a Castelli che forse sta facendo un po’ di confusione. Innanzitutto – afferma Fede - il Sismabonus è stato istituito nel 2013 mentre il Superbonus è del 2020 (art. 119 del dl Rilancio) così come il Super Sismabonus". Secondo Fede inoltre ci sono differenze anche nel merito. "Il Super sismabonus riguarda la detrazione fiscale del 110% su tutti gli interventi antisismici delle abitazioni che si trovano nelle zone di rischio sismico 1, 2 e 3. Con Superbonus invece - specifica ancora Fede - si intende la detrazione totale su tutti gli interventi di miglioramento sia antisismico che energetico. Ho come l’impressione che il collega Castelli sia più che altro costretto a schierarsi contro il Superbonus pur rendendosi conto che questa linea sia impopolare. E così cerca di confondere le acque. Il Super sismabonus 110% è l’unico bonus che è ancora in vigore, e molti interventi di semplice riparazione del danno sismico sono stati tramutati in miglioramento sismico, applicando appunto questa misura. Castelli dovrebbe sapere quanto sia diffusa questa pratica". Fede si sofferma anche sul fatto che si sono fermati i cantieri della ricostruzione privata a causa dello stop alla cessione dei crediti. "Castelli – conclude il deputato del M5S - piuttosto che seguire il mainstream della comunicazione del governo Meloni, proprio nell’assolvere al delicato compito che gli è stato affidato, dovrebbe cercare, proporre ed annunciare le soluzioni per chi vive la drammatica circostanza di avere la casa distrutta o danneggiata". p. erc.