
Nella sede della Confcommercio di Ascoli sono stati consegnati i diplomi a coloro che hanno partecipato al primo corso di formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro a livello territoriale, Rlst. Alla cerimonia erano presenti i rappresentanti dell’Inail, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e della Confcommercio. Nel 2023, nella Provincia di Ascoli è stato costituito il primo organismo paritetico sulla sicurezza denominato O.P.S.A.P., grazie ad un accordo tra Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Ascoli e le organizzazioni sindacali FilcamsCgil, FisascatCisl, UilTuCs. I diplomi sono stati consegnati a Sergio Premici, Davide Grilli, Dania Stipa, Pasqualina Silvestri, Edoardo Bucci, Benedetto Troli e Alma Nadshielli Monroy Perez. Il compito dell’organismo, previsto sia dal contratto collettivo di lavoro di settore che dalle leggi vigenti, sarà quello di assistere tutti i soggetti coinvolti e di migliorare il livello di sicurezza aziendale, in collaborazione con gli enti pubblici preposti.
"Abbiamo bisogno degli indirizzi dell’Inail per orientarci verso le situazioni che sono più meritevoli di attenzione" ha detto Costantino Brandozzi, coordinatore operativo per la Confcommercio che nel progetto ha coinvolto anche il presidente Fausto Calabresi, l’avvocato Walter Gibellieri e l’operatore internazionale Tullio Luciani. "Gli operatori formati si troveranno ad entrare all’interne delle aziende in un ruolo che non è quello dell’organo di vigilanza che si presenta con la sua autorevolezza e di fronte al quale l’imprenditore deve necessariamente dare delle risposte; gli Rlst – ha aggiunto Brandozzi – all’interno dell’azienda instaurano piuttosto un rapporto di collaborazione con l’imprenditore e coi lavoratori, al fine di capire la realtà dell’azienda e migliorarla".
"Il mondo del lavoro sta cambiando molto negli ultimi anni" ha detto la responsabile dell’Inail di Ascoli Antonella Andreani secondo la quale "è contraddittorio l’aumento degli infortuni e delle malattie professionali che fra Ascoli, Macerata e Fermo raggiungono gli indici di gravosità della Lombardia: questo non è normale ed è un fenomeno che merita un approfondimento. Il dato positivo – ha concluso Andreani – è che a fronte dei tanti cantieri edili attivi ad Ascoli, non abbiamo un rilevante numero di infortuni gravi, segnale che si sta facendo qualcosa di buono nel campo della prevenzione".
Peppe Ercoli