GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Sospettato di terrorismo viene arrestato per droga

Agenti della Digos in azione nell’appartamento di un marocchino di 35 anni. Sono stati trovati 176 grammi di hashish, 30 di eroina e 51 di cocaina.

Due agenti in azione (. Foto d’archivio

Due agenti in azione (. Foto d’archivio

A seguito di un’indagine anti terrorismo della Procura della Repubblica de L’Aquila, agenti della Digos della Questura di Ascoli hanno perquisito lo scorso 6 giugno per gran parte della giornata l’abitazione di un marocchino di 35 anni residente a San Benedetto, sospettato di avere avuto contatti significativi con un’organizzazione legata all’Isis. L’uomo è stato infine arrestato per l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti che sono state rinvenute dai poliziotti durante il controllo minuzioso a cui è stato sottoposto l’appartamento, iniziato intorno alle 9 e concluso verso le ore 15 del pomeriggio, quando il soggetto in questione è stato tratto in arresto, ma solo per il possesso di stupefacenti. Nella sua disponibilità sono stati trovati, infatti, 176 grammi di hashish, 30 grammi di eroina e 51 grammi di cocaina. Difeso dall’avvocato Emiliano Carnevali, il marocchino ieri è comparso davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Ascoli Barbara Caponetti che ha convalidato l’arresto operato dai poliziotti e confermato la detenzione nel carcere di Marino. Si tratta di un incensurato, con piccoli precedenti non ancora andati a definizione. A San Benedetto, dove l’uomo gravita da qualche tempo, è impegnato in piccoli lavori saltuari. I controlli degli agenti della Questura di Ascoli si sono concentrati soprattutto sul materiale informatico in possesso del marocchino e che è stato trovato in casa. Sono stati effettuati sequestri, in particolare di un computer. L’uomo è stato infatti indagato dalla Procura de L’Aquila poiché la magistratura ha appurato che a giugno 2024 avrebbe fatti accessi al sito internet di un’organizzazione legata all’attività dell’Isis, un’organizzazione paramilitare internazionale, di stampo jihadista, attiva soprattutto tra l’Iraq e la Siria, affermatasi nel 2006 come successore del gruppo al-Qaida in Iraq (Aqi) nato in seguito alla guerra in Iraq del 2003. Per questa inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore de L’Aquila Roberta D’Avolio, è accusato di istigazione a delinquere e associazione finalizzata al terrorismo.

Peppe Ercoli