
Due agenti in azione (. Foto d’archivio
A seguito di un’indagine anti terrorismo della Procura della Repubblica de L’Aquila, agenti della Digos della Questura di Ascoli hanno perquisito lo scorso 6 giugno per gran parte della giornata l’abitazione di un marocchino di 35 anni residente a San Benedetto, sospettato di avere avuto contatti significativi con un’organizzazione legata all’Isis. L’uomo è stato infine arrestato per l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti che sono state rinvenute dai poliziotti durante il controllo minuzioso a cui è stato sottoposto l’appartamento, iniziato intorno alle 9 e concluso verso le ore 15 del pomeriggio, quando il soggetto in questione è stato tratto in arresto, ma solo per il possesso di stupefacenti. Nella sua disponibilità sono stati trovati, infatti, 176 grammi di hashish, 30 grammi di eroina e 51 grammi di cocaina. Difeso dall’avvocato Emiliano Carnevali, il marocchino ieri è comparso davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Ascoli Barbara Caponetti che ha convalidato l’arresto operato dai poliziotti e confermato la detenzione nel carcere di Marino. Si tratta di un incensurato, con piccoli precedenti non ancora andati a definizione. A San Benedetto, dove l’uomo gravita da qualche tempo, è impegnato in piccoli lavori saltuari. I controlli degli agenti della Questura di Ascoli si sono concentrati soprattutto sul materiale informatico in possesso del marocchino e che è stato trovato in casa. Sono stati effettuati sequestri, in particolare di un computer. L’uomo è stato infatti indagato dalla Procura de L’Aquila poiché la magistratura ha appurato che a giugno 2024 avrebbe fatti accessi al sito internet di un’organizzazione legata all’attività dell’Isis, un’organizzazione paramilitare internazionale, di stampo jihadista, attiva soprattutto tra l’Iraq e la Siria, affermatasi nel 2006 come successore del gruppo al-Qaida in Iraq (Aqi) nato in seguito alla guerra in Iraq del 2003. Per questa inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore de L’Aquila Roberta D’Avolio, è accusato di istigazione a delinquere e associazione finalizzata al terrorismo.
Peppe Ercoli