Ascoli, sosta selvaggia in via Asiago

Ogni giorno file di macchine in divieto di sosta, scattano le proteste

C'è il divieto di sosta, ma nessuno ci fa caso

C'è il divieto di sosta, ma nessuno ci fa caso

Ascoli, 20 giugno 2018 - Una strada a doppio senso trasformata in un senso unico alternato. Succede ogni giorno in via Asiago, nei pressi del liceo classico Stabili. Eppure i cartelli stradali parlano chiaro, ma c’è qualcuno che avrebbe bisogno di tornare a scuola guida per un ripasso generale. All'inizio della via in questione, infatti, si trova un cartello stradale in bella vista che indica divieto di sosta, ed è pure accompagnato dal segnale che estende la prescrizione a tutta la via.

Come si può notare dalla foto, qualcuno ha deciso di coprire con un adesivo una parte del cartello (quello con la freccia che vieta di sostare su tutta la via) ma è anche vero che il segnale resta più che leggibile, per cui non si capisce come mai tanti continuino ad ignorarlo. Sembra infatti che questi cartelli siano diventati invisibili ai più, dato che ogni giorno la strada è letteralmente invasa da una fila di auto parcheggiate dall’inizio alla fine della via. Come se non bastasse, la strada in questione sarebbe, di norma, a doppio senso, ma per colpa dei furbetti del parcheggio è diventata a tutti gli effetti un senso unico alternato. A lamentare il problema sono alcuni abitanti della zona, ma anche chi è costretto a passare di lì ogni giorno per andare a lavoro.

«La situazione sta diventando davvero fastidiosa – dicono – soprattutto perché la larghezza della carreggiata si riduce notevolmente. E' vero che il costo dei parcheggi in città è fin troppo alto, ma non si può continuare così». Il problema maggiore è proprio quello relativo al restringimento della carreggiata, visto che, come affermano alcuni, «Una volta imboccata la strada, se si incontra un’auto che sta venendo dalla direzione opposta si è costretti a fare retromarcia per farla passare. Insomma, si passa uno alla volta. È inammissibile, qui le multe dovrebbero fioccare».

Valeria Eufemia