Ha chiesto di essere processata con rito abbreviato Giovanna Pompei, la donna di Acquasanta accusata di tentato omicidio in relazione al colpo di pistola sparato la notte fra il 18 e il 19 febbraio contro il marito, il vice sindaco della località termale Luigi Capriotti. I suoi legali, Giulio Natali e Andrea Silvestri, hanno depositato la richiesta sulla quale si deve ora pronunciare il giudice Barbara Caponetti che deciderà se ammetterla o meno al rito alternativo che, in caso di condanna, prevede uno sconto di pena di un terzo. La linea difensiva è improntata sul concetto che non vi era alcuna volontà omicida, ma che si è trattato di un incidente del tutto involontario. Una tesi avallata anche dalla vittima dello sparo, il vice sindaco Capriotti che quella notte finì in ospedale per curare la ferita ad un braccio causata dal colpo di pistola sparato dalla 357 Magnum, da lui regolarmente detenuta e lasciata nel comodino nelle ore notturne a scopo di difesa. Per la Procura lo sparo sarebbe stato invece l’apice di una discussione per problemi interni alla coppia.
CronacaSpari al vice sindaco, la moglie ha chiesto il rito abbreviato