Spazi all’aperto, si cambia Ecco le regole per i locali

L’Arengo ha inviato una nota alla Soprintendenza e aspetta solo l’ok: si lavora su pannelli divisori più alti. In piazza del Popolo dovrebbero tornare le fioriere

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Una piccola rivoluzione sull’uso degli spazi all’aperto per bar e ristoranti. E’ quella che il Comune spera di poter fare a breve, andando così incontro agli operatori commerciali, i quali vorrebbero fare in fretta e attrezzarsi per tempo, viste anche le piogge e le temperature di questi giorni. Con la stagione autunnale entrata prepotentemente nel vivo, c’è infatti la necessità di garantire un adeguato riparo ai frequentatori dei locali che hanno sedie e tavolini all’aperto. Ma per farlo bisogna rispettare un rigido regolamento – quello attualmente in vigore – e non sempre le due cose sono facilmente conciliabili. Ecco perché il Comune ha inviato venerdì una nota alla Soprintendenza per chiedere, in considerazione dell’emergenza generata dal Covid, una deroga alla normativa, con piccoli accorgimenti che andrebbero a migliorare la situazione attuale rendendo più confortevole la permanenza dei clienti anche negli spazi esterni dei ristoranti o dei bar.

Un esempio: l’altezza dei pannelli divisori potrebbe passare dal metro e 20 centimetri attuali a un metro e sessanta; in questo modo andrebbero quasi a contatto con gli ombrelloni sovrastanti, andando così a creare un ambiente quasi completamente riparato. Non si tratta dei famosi e tanto discussi dehors – che alla Soprintendenza piacciono molto poco – ma di piccoli accorgimenti che eviterebbero impatti estetici troppo evidenti sul contesto architettonico circostante.

Un’altra grande novità potrebbe riguardare il ritorno delle fioriere (oggi vietate, ad eccezione di quelle storiche del Meletti) per delimitare gli spazi all’aperto in piazza del Popolo, dove le norme sono più stringenti. Nel salotto cittadino però si potrà intervenire solo sul perimetro ‘storico’ di ogni locale e non su quello attualmente concesso in deroga per il Covid, che è quasi il doppio. Insomma, queste e altre piccole modifiche sono ora al vaglio dell’ente di tutela dei beni architettonici.

Al documento hanno lavorato oltre al dirigente Galanti anche gli assessori con delega al Commercio Nico Stallone e all’arredo urbano Gianni Silvestri, con la regia del sindaco. I commercianti sono in attesa per poter quanto prima farsi attrezzarsi e farsi trovare pronti durante le stagioni più rigide. Anche perché le temperature si annunciano poco clementi per tutto il mese di ottobre e l’inverno è ormai alle porte.

Domenico Cantalamessa