Stadio, Powergrass bussa di nuovo al Comune

Un project financing per la ristrutturazione dell’impianto, dalle tribune al prato fino agli spogliatoi, è quanto chiede il privato per ritirare la causa

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Un project financing per la realizzazione di nuove tribune e la ristrutturazione dell’intero stadio: è questa la nuova via d’uscita prospettata dalla Powergrass al comune di San Benedetto, impegnato in una causa che vede il privato contestare un indebito arricchimento all’ente e chiedergli, contestualmente, un risarcimento di 446mila euro. Il pomo della discordia, ovviamente, è il restyling al manto erboso dello stadio Riviera delle Palme, lavoro effettuato dalla stessa Powergrass tra l’estate e l’autunno 2020 e che non è mai stato pagato per intero. Motivo che spingeva l’azienda a richiedere la somma restante al comune, tornato unico gestore del bene – oltre che proprietario – mentre in casa Samb si viveva un doloroso fallimento. L’ennesima delusione per una tifoseria prostrata, che ora vede la propria squadra risalire la china. Dopo aver fatto causa, però, la Powergrass a più riprese ha tentato la strada della mediazione con l’ente rivierasco, che nel frattempo ha cambiato vertice. A marzo, la ditta ha proposto al sindaco Spazzafumo, per vie informali, la possibilità di porre fine al contenzioso e, come contropartita, la gestione dell’impianto per un periodo da definire: una formula che, di fatto, permetterebbe al privato di ammortizzare i costi sostenuti con l’esecuzione del restyling. A inizio aprile, poi, la Powergrass ha cercato nuovamente di contattare Spazzafumo, proponendogli tramite missiva l’avvio di un progetto di finanza, lasciando al primo cittadino la facoltà di concordare i contenuti del project. Un’ipotesi prevederebbe la manutenzione del campo, sempre in un’ottica di ammortizzazione dei costi. Ma al sindaco è stato proposto anche altro, ovvero la stipula di una convenzione per il rifacimento delle tribune dello stadio e la completa ristrutturazione, inclusi tutti i locali di servizio, i bagni e gli spogliatoi. Un lavoro il cui lavoro potrebbe aggirarsi sui 3 milioni, in parte finanziabili con i contributi a fondo perduto messi a disposizione dal Pnrr e, in special modo, da bandi come quello denominato ‘Sport e inclusione sociale’, i cui termini potrebbero essere riaperti, e che al comune ha già dato un dispiacere per il secondo posto ottenuto con il progetto per il campo da rugby ‘Nelson Mandela’. Ma il Piano di Ripresa e Resilienza, in tal senso, offre opportunità pressoché sconfinate, a patto però che i beni su cui intervenire non siano al centro di una contesa giudiziaria. E a tal proposito, infatti, la Powergrass sarebbe disposta a ritirare la denuncia. Ora la patata bollente è nelle mani del sindaco, che deve ancora svelare i propri piani su quello che è, a tutti gli effetti, il bene pubblico più importante dell’ente. Prossima udienza in tribunale, programmata per il 13 maggio.

Giuseppe Di Marco