Stagione balneare da 13 marzo al 12 ottobre Angellotti: "Riviera pronta anche in autunno"

Scelta apprezzata dalle associazioni di categoria, in ballo poi c’è ancora la questione dehors

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E’ nebbia sulla bella stagione, o perlomeno sulla durata del periodo in cui le attività legate al mare potranno essere avviate. Nonostante l’incertezza legata all’emergenza sanitaria e alle normative di prossima emanazione, il Comune si incontra con le associazioni di categoria per stabilire i limiti temporali della stagione balneare. Dal rendez vous si è deciso di aprire il periodo dal 13 marzo, per chiuderlo, ipoteticamente, il 12 ottobre. Sette mesi, fissati a titolo indicativo: nelle prossime settimane infatti sarà necessario capire il trend della pandemia, che di certo non farà sconti rispetto all’anno scorso, quando la stagione venne comunque aperta a fine marzo, salvo poi essere rimandata più volte, fino a fine maggio. In ogni caso, viale De Gasperi ha ponderato la decisione in base a quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi a livello nazionale. "L’apertura del 13 marzo è al netto di un nuovo lockdown – dichiara Filippo Olivieri, assessore alle attività produttive – Infatti, se ad esempio fossimo costretti a chiudere a maggio, rinvieremmo la fine del ciclo balneare al 13 novembre". Una scelta, quest’ultima, che ha trovato l’apprezzamento delle associazioni di categoria. "Penso si tratti di una decisione giusta e in fondo, obbligata – dice Maria Angellotti, della Confcommercio – il covid ha cambiato tutti gli aspetti della vita e, tra questi, anche il concetto di stagione balneare, che non è lo stesso di due anni fa. Oggi la gente vuole uscire anche solo per respirare aria fresca e pertanto se le attività dovessero rimanere aperte anche in autunno, offriremmo i cittadini e ai visitatori un clima accogliente. La riviera oramai deve rendersi accogliente anche per visite di uno o due giorni".

Al tavolo, comunque, si è parlato anche di altro. Fra gli argomenti principali, anche i dehors. "La prossima settimana organizzerò una nuova riunione – continua Olivieri – per tornare a parlare del tanto atteso regolamento, questione che con il covid è rimasta in sospeso". Il Comune inoltre ha annunciato agli esercenti la riduzione delle quote di partecipazione alle fiere, che passano da 50 a 40 euro, e alle altre tipologie di mercato, che si riducono da 25 a 15. Infine, nell’incontro si è stabilita anche la rateizzazione dei debiti degli esercenti per quanto riguarda gli affitti mercatali e l’occupazione di suolo pubblico: il debito degli imprenditori, che in totale si aggira attorno al mezzo milione, verrà spalmato nell’arco di 72 mensilità.

Giuseppe Di Marco