MARCELLO IEZZI
Cronaca

Un’estate da bicchiere mezzo vuoto. “Ma la stagione lunga non serve”

Il presidente dell’Associazione Albergatori di San Benedetto e un primo bilancio sull’annata 2023. “Arrivare al primo ottobre a livello tecnico non serve a nulla, è solo una questione mediatica”

Turisti a passeggio

Turisti a passeggio

Ascoli Piceno, 24 settembre 2023 – Il grande caldo pare essere finito e le temperature si stanno portando verso temperature più in linea con l’inizio dell’autunno. Ma se da un lato le piogge giovano all’ambiente, dall’altro gli operatori del turismo storcono il naso. Il bicchiere è, quindi, solo mezzo pieno.

Con il presidente dell’Associazione Albergatori di San Benedetto, Nicola Mozzoni, abbiamo cercato di capire cosa ha funzionato e cosa no. "E’ una stagione complicata – spiega Mozzoni –. Le piogge di giugno hanno generato un calo di richieste iniziato da aprile in poi, a cavallo di luglio e agosto le presenze hanno retto meno dell’anno scorso, quindi abbiamo avuto un piccolo calo. Ora dobbiamo fare un’analisi per capire che tipo di turismo abbiamo perso e perché, per non farci trovare impreparati per il futuro. Gli eventi non portano turismo, serve per chi c’è già, poiché la promozione va fatta da febbraio marzo".

Mozzoni, la flessione si è fatta sentire. In che termini, secondo una prima statistica?

"Siamo al fotofinish e non credo che andremo a fare il – 30 come dicono i media nazionali. La flessione si attesterà fra il – 3 e il – 5 o 6 %".

La decisione della Regione di posticipare la stagione al 1° ottobre, con gli alberghi che però hanno chiuso il 17, come da programma iniziale, a cosa è servita?

"A livello tecnico non serve a nulla, è una questione mediatica. Nessuno ci dice quando dobbiamo chiudere. La decisione va presa a monte e non è la Regione a decidere, ma sono i turisti se vengono o meno".

L’accoglienza a livello comunale, invece, com’è stata?

"Dai questionari la città è descritta pulita e piacevole, negozi aperti fino alla sera, ma manca l’exploit. Se il target dice che abbiamo un turismo per famiglie con bambini, dobbiamo decidere cosa fare per loro. Quella parte ci manca. Bene i concerti, ma ci dobbiamo mettere a sedere e studiare il da farsi".

Quello che sta accadendo ai balneari con il servizio di salvataggio, gli albergatori cosa ne pensano?

"Il problema si riflette moltissimo sul turista della seconda metà di settembre, che vuole pochi servizi: ombrellone, buon cibo e la camera di hotel o appartamento. Sa bene che non troverà i servizi di luglio e agosto, ma è un turista che vuole la tranquillità e con questa figuraccia abbiamo messo la strada in salita per allungare la stagione. A San Benedetto ci sono almeno 200 tedeschi, turisti della Repubblica ceca, polacchi, un mercato che potremmo riprendere, ma partiamo con un passo falso. Serve un incontro preventivo di programmazione con la Regione, i cui rappresentanti devono sapere che le Marche terminano a San Benedetto e non più a nord. Noi non siamo considerati come località turistica tra le più importanti della regione".