Street food e polemiche: "Fritto misto sarà green"

Dopo le critiche piovute sul Comune per l’ultimo festival nei luoghi gioiello della città, l’arrivo della manifestazione: "Casette di legno e tutto plastic free"

Migration

In questi giorni si è fatto un gran parlare, soprattutto sui social, delle manifestazioni gastronomiche che si svolgono in centro. Ristoratori che si lamentano della "concorrenza", perché vengono sottratti loro incassi, persone che non apprezzano che manifestazioni di questo tipo vengano fatte negli spazi più suggestivi della città, suggerendo anche la possibilità di delocalizzarle in altri quartieri, dando così loro nuova vitalità. Un discorso che riguarda non solo l’utilizzo consapevole e corretto degli spazi cittadini, ma anche la "vivibilità" degli stessi in ogni evento. Ne abbiamo parlato con Stefano Greco, che con la sua agenzia Tuber Communications si appresta a dare vita a Fritto Misto, in scena dal 23 aprile al primo maggio. "Fritto libera tutti" è il claim scelto quest’anno per la rassegna dedicata ai cibi fritti, con un’escursione significativa anche su alcuni primi piatti regionali come orecchiette, agnolotti, ravioli del plin, tortellini, mezzi ziti alla genovese, culurgiones, etc.

"In piazza ci si può stare, ma con i dovuti criteri. Noi per esempio negli anni abbiamo abbassato l’altezza dei gazebo per essere meno impattanti sui monumenti di piazza Arringo. Dopo due anni di fatica che ci hanno imposto anche un modo diverso di fare gli eventi – spiega Greco – vogliamo tornare ad un allestimento elegante; la cucina sarà più piccola ma avremo cinque casette in finto legno molto belle, con cucine mobili che hanno il vantaggio di lasciare lo spazio più aperto, evitando quindi anche rischi di assembramento. Ad un aspetto tengo in particolare: saremo il primo evento nelle Marche certificato plastic free da una Start Up riconosciuta dal Ministero. Per aderire a questo marchio bisogna rispettare assolutamente il disciplinare, ferreo, che prevede il divieto assoluto di utilizzare la plastica. Soprattutto – aggiunge l’ideatore di Fritto Misto – prevede l’utilizzo di materie compostabili per la conservazione dei cibi. Noi lo rispetteremo".

L’edizione 2022 segna anche un abbattimento delle emissioni di Co2. "Alimenteremo metà delle nostre cucine con l’energia elettrica, con piani cottura ad induzione così da abbattere in maniera significativa l’emissione di anidride carbonica. Il passaggio completo non riusciamo ancora a farlo, ma è un obiettivo. Questo è molto importante poiché – conclude Greco – ci sono già città come Torino, Milano e Roma che vietano l’utilizzo della fiamma libera, consentendo solo l’uso di elettricità: non solo per una questione di sicurezza, ma anche per abbattere le emissioni di Co2. Fritto Misto va in questa direzione".

Peppe Ercoli