Ascoli, 21 maggio 2025 – A distanza di quasi un mese, si torna a parlare del caso dei controlli di cui fu oggetto lo scorso 25 Aprile la panetteria L’Assalto ai forni, ad Ascoli, dove la titolare espose all’esterno un lenzuolo con su scritto “Buono come il pane, bello come l’antifascismo”. Ebbene, quel giorno il negozio fu oggetto di due controlli da parte di agenti della Questura e poi della Polizia Locale che scatenarono la reazione della proprietaria, Lorenza Roiati, e una serie di reazioni di politici e cittadini comuni.

Sui social si è scatenato di tutto, specie dopo l’esposizione in città di due striscioni offensivi e minacciosi verso la polizia e la stessa panettiera. Ed è proprio un commento pubblicato sotto un articolo online riguardante i fatti ascolani del 25 Aprile che ha spinto il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) a presentare una denuncia contro un cittadino di San Benedetto del Tronto. Le parole incriminate, giudicate offensive nei confronti delle Forze dell’Ordine, includevano espressioni come “fascisti, merde, a testa in giù”, ritenute dal Sap lesive della dignità degli agenti e cariche di impliciti richiami storici violenti.
Il riferimento a “testa in giù” – secondo quanto riportato nella denuncia – rievoca la tragica fine di Benito Mussolini e Claretta Petacci, e in questo contesto è stato interpretato come un attacco simbolico alla Polizia. Il Sap ha incaricato l’avvocata Rachele Selvaggia De Stefanis di seguire il caso e sta valutando l’eventualità di estendere l’azione legale ad altri cinque utenti che hanno messo “mi piace” al commento incriminato. Tra le oltre 130 reazioni al post, una donna ha condannato pubblicamente il messaggio, sottolineando: “Non si deve permettere di trattare così i poliziotti”.
Il segretario provinciale del Sap, Massimiliano d’Eramo, ha espresso preoccupazione per il clima ostile che si è generato in seguito a un intervento di routine: “Si è trattato di un normale controllo sul territorio, nell’ambito delle attività previste dalla legge. Purtroppo, la vicenda è stata strumentalizzata a livello mediatico, generando un’ondata di critiche, anche violente, nei confronti dei nostri agenti”. Il sindacato denuncia l’escalation di attacchi sui social contro gli operatori coinvolti, parlando di “minacce, offese e dichiarazioni diffamatorie che superano i limiti del legittimo dissenso e ledono la dignità delle donne e degli uomini in divisa”.
Il Sap ribadisce l’importanza del rispetto delle istituzioni e del lavoro delle Forze dell’Ordine, che ogni giorno operano in contesti spesso difficili, con impegno e professionalità. “Non intendiamo restare in silenzio di fronte a episodi di odio ingiustificato - conclude d’Eramo - Occorre ritrovare un clima di confronto civile, basato su rispetto reciproco e senso delle istituzioni”.