Studente di 26 anni morto all’Annunziata, il racconto degli amici

Riprende il processo: imputati quattro dirigenti comunali

La staccionata dove è caduto Edouard

La staccionata dove è caduto Edouard

Ascoli, 12 dicembre 2016 - Riprende oggi pomeriggio il processo in corso davanti al giudice del tribunale di Ascoli Marco Bartoli che vede imputati tre dirigenti comunali e il presidente di Ascoli Servizi. Sono accusati, a vario titolo, di omicidio colposo in relazione alla morte di Edouard Egorov Capponi, il 26enne studente russo deceduto due giorni dopo essere caduto, la notte del 13 giugno 2013, al colle dell’Annunziata al termine di una festa universitaria. E’ un’udienza importante quella fissata per oggi in quanto verranno sentiti alcuni ragazzi che erano presenti al colle dell’Annunziata dopo che la tragedia si era compiuta. Potranno aiutare a chiarire la dinamica dei fatti, avendo per altro incontrato quella notte anche i due amici di Edouard e sono stati dunque fra i primi a sapere del loro racconto su quanto era successo nel viottolo che dal colle scende lungo il parco della Rimembranza e porta in centro storico. Nella scorsa udienza hanno testimoniato i due amici dello sfortunato giovane.

Nel riferire al giudice ciò che accadde negli attimi fatali, uno dei due – Nicola Celani – ha spiegato che «ci siamo fermati nel vialetto per fumare una sigaretta prima di tornare a casa; io ed Edouard eravamo appoggiati alla staccionata quando questa ha ceduto dal suo lato e il mio amico è precipitato». Il ragazzo ha anche riferito che a terra, oltre al corpo di Edouard privo di conoscenza, c’era anche un masso ma non c’erano schegge della balaustra di legno. «Quel masso non so come è arrivato lì, ma non è comunque caduto con Edouard» ha detto durante la sua testimonianza. L’altro amico della vittima, Alessandro Ranalli, ha raccontato che «la staccionata, priva della croce di Sant’Andrea al centro si è piegata indietro e Edouard, che vi era appoggiato, è caduto giù».

Neanche lui è stato in grado di affermare con certezza se il masso del peso di circa 120 chili fosse precipitato insieme all’amico e nemmeno – come chiesto specificatamente – se il suo amico Nicola gli avesse riferito questa circostanza. Il processo deve stabilire se ci sono responsabilità degli imputati, ognuno per la propria mansione nella pubblica amministrazione, in relazione al cedimento della balaustra di legno e alla caduta a terra di Edouard. I familiari del ragazzo deceduto si sono costituiti parte civile. Comune di Ascoli e la società Ascoli Servizi Comunali si sono invece costituiti come responsabili civili.