"Sul pianoro hanno abbandonato di tutto"

Dopo il lungo weekend San Marco si ritrova come una discarica, operatori ecologici al lavoro: "C’erano anche vestiti e coperte nuovi"

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Un lungo weekend che doveva essere simbolo di ritorno alla normalità dopo due anni di restrizioni, un modo per ritrovarsi insieme, possibilmente migliori. E invece, sul pianoro di Colle San Marco durante la Festa di Liberazione del 25 aprile, si è scatenata davvero l’inciviltà. Di cassonetti lunedì ce ne erano un centinaio tra grandi e piccoli sparsi sul pianoro e ieri mattina la maggior parte erano semivuoti. Quindi è ingiusto dare la colpa al Comune. E non servono neanche i carabinieri forestali o i vigili urbani a reprimere le condotte indisciplinate e multare chi lascia i rifiuti per terra. Servono educazione ed esempio. "Propongo che il prossimo anno si crei una squadra di ragazzi – ha detto ieri un camperista di Firenze – con le pettorine ‘Volontario raccogli Rifiuti’ che passa a raccogliere i rifiuti in mezzo ai ragazzi accampati. Ragazzi che possano dare l’esempio proprio mentre gli altri lasciano sui prati quintali di rifiuti tra carte, bottiglie di vetro e di plastica. Vedrete che l’esempio farà scattare il desiderio di emulazione e saranno tanti quelli che prenderanno i sacchetti di plastica e inizieranno a mettere dentro i propri e anche quelli del vicino, aiutando i volontari. Vedrete che funziona". In effetti lo scenario che già lunedì sera a fine giornata si è proposto a chi è rimasto sul Pianoro di San Marco è stato davvero imbarazzante. Quella che in condizioni normali è una bellissima piana immersa nel verde, all’indomani del 25 aprile si è trasformata nuovamente in una sconfinata distesa di rifiuti. Bottiglie, cartacce, buste, bicchieri, avanzi di cibo e tanta, troppa plastica. Questo è ciò che resta al termine di una festa che dovrebbe rinnovare l’amore per il nostro Paese, per la civiltà e per il rispetto del prossimo. Eppure, nell’ultimo periodo non si è fatto che parlare di inquinamento, non solo dopo l’allarme lanciato da tante associazioni ambientaliste, che hanno puntato il dito sul gravissimo problema della plastica nei fiumi, nei mari e nei boschi. Come si può salvare il mondo se non si riesce neppure a tenere pulito un pianoro? Eppure gli appelli erano stati tanti anche durante la giornata di ieri approfittando dell’impianto di diffusione sonora del Luna Park presente a San Marco. Tutto inutile. "Abbiamo raccolto di tutto – ha confessato un operatore ecologico – persino coperte anche di buona fattura, teli da mare, bottiglie di vetro ancora intatte, porte da calcio, materassini gonfiabili, cappellini, felpe, t-shirt. Abbiamo buttato via tutto, ma è veramente triste vedere il Pianoro ridotto ad una discarica".

Valerio Rosa