‘Sulle orme di San Michele Arcangelo’ Pellegrini e devoti da Crivelli a Caravaggio

Il 29 luglio taglio del nastro in pinacoteca, un percorso espositivo curato da Papetti

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Da Loreto ad Ascoli, sarà inaugurata il 29 luglio (la data del taglio del nastro inizialmente era il 22 luglio), alle 17, nella sala della Vittoria della pinacoteca, la mostra ‘Sulle orme di san Michele Arcangelo. Pellegrini e devoti nell’arte da Crivelli a Caravaggio’, un percorso espositivo itinerante a cura di Stefano Papetti promosso dalla Regione Marche e dai Comuni di Loreto, Ascoli e Senigallia, che ospiteranno le tre tappe, e realizzato da ‘Artifex International’. La mostra, con una cinquantina di opere, vuole rendere omaggio a questo particolare legame e attingendo ad un ricco patrimonio iconografico si è selezionato un nucleo di opere, in un percorso tematico che mette in risalto alcuni elementi particolari, come l’abito caratteristico dei pellegrini e le insegne esibite per certificare di aver intrapreso il viaggio verso i remoti luoghi santi. Si tratta per la maggior parte di opere provenienti dalle collezioni civiche marchigiane, dove non mancano capolavori di autori come Antonio da Fabriano, Carlo Crivelli, Pietro Alamanno, Guercino, Francesco Guerrieri, Pietro Liberi e Ferdinand Voet che tra il XV e il XVII secolo hanno testimoniato questo fenomeno di culto. Nel percorso saranno esposti anche importanti stendardi processionali conservati nelle Marche, a testimonianza di oggetti che erano fondamentali per il culto e che rappresentano anche un genere pittorico di grande impegno, la cui realizzazione era resa nota già dal celebre trattato di Cennino Cennini nel XIV secolo. Ad Ascoli la mostra sarà caratterizzata da un focus di approfondimento legato alla devozione territoriale, in omaggio al culto micaelico presente fin dal tempo dei longobardi: saranno esposti importanti dipinti, oreficerie e sculture medievali, rinascimentali e barocche che testimoniano la devozione popolare verso la figura di san Michele Arcangelo.

L’itinerario, che partendo da Mont Saint-Michel passa in Piemonte per la Sacra di San Michele e giunge sino al santuario di san Michele Arcangelo nel Gargano, tocca infatti anche la città di Ascoli e il territorio Piceno, come attestano vari edifici di culto medievali dedicati all’angelo guerriero. La persistenza nelle Marche meridionali del culto micaelico è testimoniata anche dall’opera di Osvaldo Licini, che a partire dalla tela del 1919 intitolata ‘Arcangelo’ si è dedicato ad approfondire questo tema sino ad elaborare le celeberrime icone degli angeli ribelli.

Lorenza Cappelli