Sulle orme di San Michele Via alla mostra in Pinacoteca

Oggi il taglio del nastro alle 17. Oltre 40 le opere esposte, per la maggior parte provenienti da collezioni civiche marchigiani. Ingresso gratuito per i residenti

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Taglio del nastro, oggi, alle 17, nella pinacoteca, della mostra ‘Sulle orme di San Michele Arcangelo. Pellegrini e devoti nell’arte’ a cura di Stefano Papetti, promossa dalla Regione Marche nella persona dell’assessore alla cultura Giorgia Latini che l’ha fortemente voluta, e dai Comuni di Loreto, Ascoli e Senigallia che ne ospitano le tre tappe, e realizzata da Artifex International. Oltre 40 le opere esposte, per la maggior parte provenienti dalle collezioni civiche marchigiane, dove non mancano capolavori di autori come Antonio da Fabriano, Pietro Alamanno, Francesco Guerrieri, Pietro Liberi e Ferdinand Voet che tra il XV e il XVII secolo hanno testimoniato questo fenomeno di culto, il pellegrinaggio. "Questa mostra – spiega il direttore dei musei ascolani, Stefano Papetti – si articola in tre sedi, ma in realtà sono tre esposizioni diverse. Quella di Ascoli si caratterizza in modo particolare per la riflessione sulla figura di San Michele Arcangelo e nel catalogo la Grelli mette a fuoco la devozione fortissima che, a partire dal periodo longobardo, c’è stata ad Ascoli nei confronti di questo Santo. I dipinti e le opere d’arte che abbiamo riunito in questa circostanza illustrano la figura del pellegrino, ci sono anche meravigliose fiasche realizzate in maiolica a Faenza e Castelli nel Cinquecento e una bellissima sezione di immagini dedicate a San Michele Arcangelo. Quest’ultimo è molto presente nell’iconografia marchigiana in due versioni: quella più antica testimoniata da affreschi che non abbiamo potuto strappare dalle chiese in cui è mostrato nell’atto di pesare le anime e in pinacoteca si potrà ammirare un bellissimo dipinto di Pagani, così come quello di Alemanno, e l’iconografia del Santo della quale c’è un’opera che si espone per la prima volta, realizzata nel 1650 da Francesco Cozza".

Quest’ultima è stata recentemente rinvenuta a Roma in un convento dove era stata nascosta sotto un dipinto moderno affinché le monache non fossero turbate dalla visione del demonio nudo sconfitto da un atletico san Michele Arcangelo. E ancora, la persistenza nelle Marche meridionali del culto micaelico è testimoniata anche dall’opera del maggiore artista piceno del Novecento, Osvaldo Licini, che a partire dalla tela del 1919 intitolata ‘Arcangelo’, esposta in mostra, si è dedicato ad approfondire questo tema. La mostra, che rimarrà allestita ad Ascoli fino al 6 novembre e che il sindaco Marco Fioravanti ha voluto fosse ad ingresso gratuito per tutti i residenti ad Ascoli, è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19. Oggi, alle 17, nel giardino del palazzo comunale, in progamma ‘I luoghi del culto di San Michele Arcangelo: un cammino tra arte e fede’. Info: 0736298213.

Lorenza Cappelli