"Rimuovere l’impatto dell’acido sofidrico", questo è quanto chiedono i residenti di Villa Sant’Antonio di Ascoli e Castel di Lama e soprattutto capire cosa entra nel depuratore. I rappresentanti del comitato ‘Aria pulita’ chiedono informazioni in merito alle metodologie di abbattimento degli odori e rimangono in attesa dei dati dello studio che sta svolgendo un dottorando dell’università per vedere le concentrazioni di sali da immettere in rete per evitare che lo zolfo diventi volatile ed invece precipiti. Sono consapevoli dei tempi burocratici, che i lavori per l’abbattimento dei miasmi del depuratore di Campolungo comportano, ma nel frattempo vorrebbero una vita normale. Innanzitutto vorrebbero capire perché la puzza torna a concentrarsi, proprio in alcuni giorni specifici, in determinati periodi dell’anno: in particolar modo nei giorni festivi e con un’incidenza precisa. Il 30 e il 31 luglio del 2024 e prima nel 2023 sono stati giorni terribili, addirittura c’è stato chi si è sentito male, perché? I cittadini vogliono capire che cosa succede in questi giorni. Al di là di quelli che saranno i lavori sull’impianto, la Ciip ha messo in cantiere circa 2 milioni di euro, i cittadini chiedono di fare controlli su quanto entra nel depuratore ed effettuare ispezioni e verifiche sugli scarichi degli utenti. "Per questa procedura – assicurano i residenti – non occorrono grandi progetti, ma attivare strumenti esistenti e soprattutto la volontà di andare fino in fondo e capire quanto sta accadendo". I cittadini hanno scritto alla Ciip per un incontro c’è molto nervosismo anche per la concomitanza tra miasmi e caldo record.
m.g.l.