Tamburri e Nardini: "Ci sono tanti soldi ma poche idee"

Il pentastellato: "Continua a mancare una visione". Il consigliere di A&P: "Qualcosa si sta muovendo ma bisogna fare chiarezza"

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La giunta Fioravanti da un lato, il fronte dell’opposizione dall’altro. Il tema delle grande opere continua a dividere le voci principali del dibattito politico di Ascoli, dove ormai da qualche giorno si discute delle ultime novità sul parco fluviale e sul ponte che nelle intenzioni dell’Amministrazione dovrà collegare Monticelli e la zona industriale di Castagneti. Viste le difficoltà a procedere con l’originario primo stralcio del percorso ciclopedonale che si sta sviluppando sulle rive del Tronto, alla luce dei rincari delle materie prime l’Arengo ha chiesto e ottenuto di dirottare il finanziamento ministeriale sul budget stanziato per il ponte. Eppure, più che la rimodulazione in sé, a far storcere il naso alla minoranza è l’apparente mancanza di prospettiva imputata all’Amministrazione comunale. "La questione è generale e di carattere politico, non tecnico – precisa il consigliere del Movimento 5 Stelle Massimo Tamburri –. Continua a mancare una visione chiara e complessiva: si tratta di progetti di cui si parla da anni, ma ancora da realizzare e soggetti a continue modifiche. Non si tratta di un caso isolato, ma dell’ennesimo segnale di grande confusione". C’è spazio anche per una stoccata sul tema della comunità energetica. "Ho aderito anch’io al progetto, che tuttavia avevamo proposto già a marzo 2021. In quel caso il Comune avrebbe dovuto finanziare l’operazione, ma si sarebbe trattato di un investimento che avrebbe dato i suoi frutti nel giro di pochi anni, da portare avanti in un momento in cui possiamo contare su un’enorme disponibilità di fondi". Dello stesso avviso anche Emidio Nardini, capogruppo di Ascolto & Partecipazione in Consiglio. "Il problema di fondo – sostiene – è che c’è molto denaro da investire ma non si hanno le idee chiare su come farlo. Sulla necessità di adeguamento è difficile discutere, ma è tutto il resto che sembra procedere al contrario di come sostenuto dal sindaco, ossia senza una visione chiara di città. La biblioteca, ad esempio, doveva essere esternalizzata o privatizzata mentre ora non se ne parla più, così come del ponte ciclopedonale di San Pietro in Castello, in un primo momento apparentemente indispensabile, o della ripavimentazione di piazza Arringo. Devo riconoscere che qualcosa si sta muovendo, vista anche una disponibilità economica senza precedenti, ma è necessario fare chiarezza su una progettazione carente, anche per quanto riguarda l’area Carbon".

Federico Ameli