"Tante richieste di aiuto per pagare le bollette"

L’assessore Brugni: "Dal reddito di civiltà al volontariato per gli over 60, ecco le nostre mosse. Un supporto psicologico anche per gli adolescenti"

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Sostegni a beneficio delle fasce della popolazione che si trovano maggiormente in difficoltà. L’assessorato alle politiche sociali, guidato da Massimiliano Brugni, cerca di dare una mano, nei limiti del possibile, alle centinaia di ascolani che stanno pagando a caro prezzo la crisi occupazionale, le conseguenze della pandemia e perfino l’aumento delle bollette. Senza trascurare le esigenze degli anziani, dei disabili e delle famiglie.

Assessore, partiamo dal reddito di civiltà. Di cosa si tratta?

"Per volere del sindaco Fioravanti abbiamo approvato questo progetto che permetterà a una ventina di persone di lavorare all’interno del Comune, o in aziende convenzionate, per un contributo mensile pari a 400 euro. Il lavoro si articolerà in 18 ore settimanali e, nel bando di selezione, verrà attribuito un punteggio tenendo conto, oltre che dell’Isee, anche dell’età dei richiedenti, del fatto che abbiano un mutuo o che debbano sostenere dei figli all’università. Insomma, è un’iniziativa che mira ad aiutare quelle categorie di cittadini che, per vari motivi, restano fuori dal circuito lavorativo e non ricevono aiuti da parte dello Stato".

In cosa consiste, invece, il progetto di volontariato per gli over 60?

"Gli anziani sono quelli che hanno sofferto, più degli altri, le conseguenze della pandemia. Molti di loro fanno fatica a recuperare quel minimo di socialità che avevano prima del lockdown. Quindi, da un lato vorremmo favorire la loro aggregazione e, appunto, consentirgli di stare insieme ad altre persone. Dall’altro, daremo loro la possibilità di contribuire al benessere della collettività, impegnandoli in attività di utilità sociale. Abbiamo pubblicato anche un bando rivolto a quelle associazioni che desiderano ricevere una mano dagli over 60. I nostri anziani sono fondamentali nel tramandare ai giovani le vecchie tradizioni".

Quali sono, al momento, le principali difficoltà vissute dalle famiglie ascolane?

"In molti ci chiedono aiuti per il pagamento delle bollette. A tal proposito, abbiamo stanziato circa 60mila euro per andare incontro alle famiglie più in difficoltà. Sono tantissimi i cittadini che, in questo periodo, si stanno rivolgendo ai nostri assistenti sociali e cerchiamo, nei limiti del possibile, di ascoltare tutti".

I giovani, poi, che tipo di difficoltà lamentano?

"Il lockdown ha reso più grave la situazione, con molti adolescenti che sono rimasti chiusi in casa per troppo tempo e adesso, spesso, abusano di alcol o sostanze stupefacenti. Abbiamo messo in campo diverse progettualità per i ragazzi, offrendo loro un supporto psicologico. Anche nelle scuole abbiamo attivato un centro di ascolto con l’ausilio di alcune psicologhe". In questo suo mandato, qual è stata la criticità maggiore da affrontare e quale invece l’iniziativa di cui va fiero?

"Purtroppo, siamo sempre stati sollecitati da tante emergenze. Basti pensare al fatto che quella legata al terremoto non è ancora terminata, visto che ci sono ancora 600 famiglie, in città, che percepiscono il contributo per l’autonoma sistemazione. Abbiamo cercato di essere vicini a tutti ed è stata questa la difficoltà. Però sono soddisfatto soprattutto per aver allestito una rete importante con tutto il mondo del volontariato, per provare a non lasciare indietro nessuno".

Matteo Porfiri