Tassa di bonifica, comitato e Ugl all’attacco: "No nelle zone del sisma"

L’affondo: "Una pretesa che indigna umanamente e giuridicamente"

Il comitato ‘No tassa Bonifica Valtronto Valdaso’ e la segreteria provinciale Ugl tornano all’attacco. "È assolutamente irragionevole – si legge in una no ta –la richiesta del Consorzio Bonifica Marche ai proprietari di appezzamenti agricoli delle aree del cratere di pagare un contributo su opere di miglioria e su aumenti di valore dei loro fondi, plasticamente inesistenti". La richiesta di pagamento della tassa di Bonifica (con tanto di arretrati) ai cittadini delle zone terremotate è una ferita che brucia. "Una pretesa che indigna umanamente e giuridicamente – proseguono i rappresentanti del comitato e dell’Ugl –; uno schiaffo ai cittadini che dal 24 agosto 2016 sono stati toccati da lutti, rovine e deprezzamento degli immobili agricoli, altro che migliorie ed incrementi di valore. Tra le persone c’è una ricorrente, una madre, di Arquata del Tronto che per andare a far visita la figlia nel cimitero di Arquata, doveva oltrepassare la zona rossa e lo faceva da madre con il suo carico di dolore; il suo piccolo appezzamento di terreno, gravato dal contributo di Bonifica, è ancora più avanti del cimitero, sempre in zona rossa; questa donna era preoccupata per la cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate riscossioni e sentiva questo peso come un male che la turbava; come cittadina per bene voleva rispettare la legge, ma allo stesso tempo non riusciva a darsi una spiegazione del perché su quel pezzo di terra senza valore ed irraggiungibile avrebbe dovuto pagare un contributo di bonifica".