Terremoto e danni lievi, la procedura da fare

L'ostacolo principale restano le verifiche. La nostra guida

Terremoto, danni ad Ascoli (foto Dire)

Terremoto, danni ad Ascoli (foto Dire)

Ascoli, 19 marzo 2017 - Aedes, Fast, agibilità, cratere: tutte parole che in questi sette mesi sono entrate di prepotenza nel vocabolario quotidiano degli ascolani, che hanno imparato a conoscerle e con le quali dovranno avere a che fare ancora per un po’. Tutte parole che finora hanno fatto riferimento all’emergenza che dopo le scosse di agosto, ottobre e gennaio ha colpito il centro Italia e che ora, finalmente e lentamente, cominciano a collegarsi anche alla seconda e più attesa fase: quella della ricostruzione.

Quantomeno per coloro che sono stati colpiti dal sisma in modo lieve, cioè che hanno dovuto fare i conti con alcuni danni che, per fortuna, non si sono rivelati così gravi. Una categoria di persone che, soprattutto nel capoluogo, è piuttosto nutrita: tanti sono coloro che hanno avuto un immobile danneggiato e proprio a loro si rivolge lo strumento per la riparazione e rafforzamento immediato degli edifici, che ha dalla sua parte il grande vantaggio di non richiedere alcun esborso economico dei cittadini. Una procedura che era stata messa in campo già prima e sulla quale ora si vuole accelerare, tanto che anche la Regione ha messo in piedi una campagna informativa in questo senso: una decisione frutto anche del fatto che, finora, pochissimi si sono avvicinati a un sistema che, almeno sulla carta, sembra davvero veloce e conveniente e che finora non ha ottenuto un gran riscontro da parte della popolazione.

Il nodo è sempre e solo uno: l’ormai celebre scheda Aedes. Intorno a questo documento ruota tutto, perché per dare il via all’intera trafila occorre avere in mano questa scheda che certifichi un danno lieve sull’immobile interessato. E il problema è proprio nella quantità di verifiche da fare, e quindi di schede da compilare, e nei tempi: in città i sopralluoghi sono in grande ritardo e l’attivazione della procedura Fast aiuta, ma non risolve. Perché la scheda Fast non è sufficiente, ma servono dei passaggi (ricevimento dell’ordinanza sindacale e nomina di un tecnico per la redazione dell’Aedes) che alla fine portino a questa benedetta scheda Aedes e alla possibilità di attivare tutto il percorso per la riparazione del danno lieve.

Ora, dicevamo, i sopralluoghi da fare sono ancora centinaia e la sensazione è che il termine del 31 luglio per la presentazione della domanda sarà oggetto di una revisione, con uno spostamento in avanti della scadenza per permettere a quanti più cittadini possibile di sistemare i danni avuti in modo semplice e veloce. Ecco quindi che abbiamo elaborato una breve e semplice guida per spiegare in pochi passaggi quali documenti servono, dove e quando bisogna presentarli, quali sono gli adempimenti a carico del cittadino e quali invece sono demandati al professionista che prenderà in mano il lavoro.