Terremoto, duomo danneggiato. L'appello della diocesi: "Servono fondi, aiutateci"

Chiesto l'aiuto dei fedeli per mettere in sicurezza la chiesa chiusa dal 30 ottobre 2016

Frammenti all'interno del duomo di Ascoli dopo il terremoto

Frammenti all'interno del duomo di Ascoli dopo il terremoto

Ascoli, 4 febbraio 2017 - Una raccolta fondi per aiutare la diocesi a sostenere le ingenti spese necessarie per mettere in sicurezza il duomo, chiuso ormai dal 30 ottobre, subito dopo il terremoto. La cattedrale, infatti, è stata gravemente danneggiata dal sisma e per riaprirla il prima possibile è opportuno dare un’accelerata ai lavori.

«Aiutateci a sostenere le spese – scrive la diocesi in un ‘post’ diffuso in rete – per poter riaprire prontamente la madre di tutte le chiese della nostra città». A tal proposito, è stato presentato anche l’Iban sul quale effettuare gli eventuali versamenti, indicando come causale proprio i lavori della cattedrale: IT32E0306913506100000001963.

Tanti sono i danni che il terremoto ha provocato al duomo. La relazione dei tecnici, stilata qualche settimana fa, parlava di «alcune lesioni e un disallineamento del concio di chiave nell’arco trionfale». Inoltre, si sono riscontrate «varie piccole lesioni e leggeri disallineamenti anche sulle volte della cripta ed una lesione diagonale su un pilastro situato sul lato destro della cripta».

Successivamente, un ulteriore sopralluogo ha consentito di rilevare «il reale stato delle coperture della torre campanaria e della lanterna della cupola: ad un esame visivo da terra, suffragato da immagini fotografiche ad alta risoluzione, è apparsa evidente la mancanza di vari elementi di laterizio in entrambe le coperture, che rendono necessari interventi urgenti di messa in sicurezza». E adesso, a cinque mesi dalla chiusura del duomo, la diocesi ha chiesto aiuto ai fedeli del territorio.

m. p.