Arquata del Tronto, terremoto, i militari in campo per la rimozione delle macerie

Già attivo un primo nucleo di 100 soldati, opererà in tutta la provincia dio Ascoli

I mezzi militari in azione ad Arquata

I mezzi militari in azione ad Arquata

Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), 10 agosto - Le Forze Armate hanno costituito un apposito Task Group del genio dell’Esercito per intervenire, in concorso al Dipartimento della Protezione Civile e in coordinamento con le altre Amministrazioni dello Stato, nelle attività di demolizione, di rimozione e di trasporto delle macerie nei Comuni dell’Italia centrale colpiti dal terremoto di un anno fa.

In particolare ad Arquata del Tronto è già attivo il primo nucleo di un’unità di circa 100 militari, destinata ad operare nella provincia di Ascoli. Nei prossimi giorni, i genieri di questa unità dell’Esercito provvederanno alle demolizioni e al trasporto delle macerie verso l’area di stoccaggio individuata nel territorio di Monteprandone. Successivamente, in base alle richieste che verranno formulate, il Task Group metterà a disposizione fino a 300 militari e 190 mezzi, con cui costituire due ulteriori unità, che opereranno, rispettivamente, nella provincia di Macerata e nelle zone tra Lazio e Abruzzo.

Nell’immediatezza del devastante terremoto del 24 agosto scorso, le Forze Armate intervennero con un dispositivo che raggiunse circa 1.800 unità e oltre 500 mezzi per lo svolgimento di attività di soccorso alla popolazione, di ripristino della viabilità e delle infrastrutture essenziali, di vigilanza anti-sciacallaggio, di confezionamento e distribuzione del vitto. L’impegno si estese, poi, ai lavori di urbanizzazione per le Soluzioni Abitative d’Emergenza, alle verifiche di stabilità di edifici pubblici e privati, nonché al recupero di opere d’arte. Il perdurare degli eventi sismici insieme all’eccezionale ondata di maltempo del gennaio 2017 indusse, poi, a incrementare ulteriormente le forze in campo innalzando, in poche ore, a 3.300 il numero de militari impiegati e a 950 quello dei mezzi messi a disposizione. Furono schierati anche assetti delle Forze Speciali per il recupero di persone rimaste isolate in frazioni montane e rurali, a riprova della caratteristica di dual use delle unità militari.

Questo nuovo impegno si inserisce, pertanto, nel solco di quanto già fatto dalle Forze Armate a favore delle collettività locali duramente colpite dal terremoto, in un quadro di attività sinergiche svolte dalle diverse amministrazioni dello Stato e coordinate dal Dipartimento della Protezione Civile.