Post terremoto, le onlus nel mirino di Petrucci. “Occhio a quelle fasulle”

Una decina nate ad Arquata dopo il 24 agosto: “Serve chiarezza, verificate”

Il sindaco, nel mirino di Petrucci le onlus nate dopo il terremoto che ha devastato il Piceno la notte del 24 agosto

Il sindaco, nel mirino di Petrucci le onlus nate dopo il terremoto che ha devastato il Piceno la notte del 24 agosto

Ascoli, 12 aprile 2017 - Un’autentica crociata contro le associazioni onlus (alcune delle quali probabilmente ‘fasulle’) che sono nate come funghi in occasione del terremoto del 24 agosto scorso ma che non hanno ancora stanziato i fondi ricevuti attraverso le donazioni. E’ quanto portato avanti, nelle ultime ore, dal sindaco di Arquata, Aleandro Petrucci, che al più presto fornirà un elenco alla guardia di finanza con tutte queste realtà associative che stanno destando più di qualche sospetto.

«Solo nel territorio comunale arquatano sono sorte almeno una decina di onlus, ma da parte loro non è stato ancora spiegato come utilizzeranno i soldi che sono stati donati nei mesi scorsi – spiega il sindaco –. Personalmente, anche dopo aver visto il servizio de ‘Le Iene’ relativo a questo argomento, nutro parecchi dubbi su alcune di loro. Al Comune è stato chiesto di rendicontare tutte le donazioni ricevute e soprattutto di illustrare i progetti per i quali verranno utilizzate. A queste associazioni, invece, nessuno ha mai chiesto nulla, quando invece alcune di loro sono riuscite addirittura a ricevere quasi 100mila euro. Non voglio incolpare nessuno, questo ci tengo a precisarlo. Però è bene fare chiarezza, perché non sempre la situazione quadra perfettamente».

Il sindaco di Arquata, poi, ha spiegato che difficilmente tali donazioni potranno essere utilizzate per realizzare delle nuove strutture sul territorio. «Una onlus mi ha chiesto di poter costruire un centro di aggregazione, ma non possiamo stravolgere ulteriormente il piano regolatore – ha proseguito Aleandro Petrucci –. Comunque, vedremo nelle prossime settimane come poter utilizzare al meglio tali risorse.

Il primo passo da fare, intanto, è quello di consentire alla guardia di finanza e alle altre autorità competenti in materia di effettuare tutte le verifiche del caso sulle stesse associazioni, per sincerarci che nessuna di queste sia fasulla. Poi vorremmo sapere dettagliatamente, da ogni singola realtà associativa, come desidera spendere i soldi ottenuti attraverso le donazioni. Successivamente ci incontreremo e vedremo il da farsi. Ogni singolo euro ottenuto dovrà essere giustificato al più presto – ha concluso il sindaco di Arquata – perché i donatori non possono essere presi in giro e vogliamo fare in modo che nessuno si intaschi nulla. Ribadisco, per l’ennesima volta, che sono fiducioso e convinto che tutte le associazioni operino per il bene comune e non siano affatto ‘fasulle’, ma siccome qualche piccolo dubbio ce l’ho è bene togliermelo il prima possibile».