Maltempo Ascoli, dopo la siccità ecco la grandine: "Terreni distrutti"

Lo sfogo dell’agricoltore Antonio Ricciotti: "Doveva essere una stagione di ripartenza, questo è stato il colpo di grazia"

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"Le nostre fatiche spazzate via in pochissimi minuti dalla furia cieca della natura". E’ l’amaro sfogo di alcuni agricoltori della Vallata, ancora increduli per quanto è accaduto. E’ drammatica la situazione nelle campagne dell’Ascolano, dove giovedì pomeriggio si è abbattuta una violenta grandinata che ha distrutto completamente i raccolti. "La nostra economia è in ginocchio. Per capirlo basta guardare le foto che sono state postate sui social nelle ore subito dopo il violento temporale. Vigneti distrutti dalla grandine, interi rami di olivi spezzati, non basterà la potatura per sistemare i danni – racconta Antonio Ricciotti –, ma soprattutto i prodotti dell’orto sono completamente distrutti; come possiamo vendere frutta e verdura ammaccate da una grandinata eccezionale. La grandine ha steso completamente i nostri campi. Quello che doveva essere per molti agricoltori una stagione di ripresa è stata completamente azzerata. Prima il Covid, poi la siccità e infine è arrivato il colpo di grazia: la grandine".

Quanto lavoro si impiega per realizzare un orto?

"Preparare un orto non è semplice. La grandine ha distrutto un anno di lavoro: per organizzarlo è necessario cominciare a lavorare a marzo, preparando il terreno, poi nei mesi a seguire vengono messe a dimora le piantine, che vanno custodite. Avevamo sperato nella pioggia, per alleviare questa siccità. Il territorio era duramente provato. Il caldo e la siccità hanno ridotto i raccolti di mais e grano e tagliato la disponibilità di foraggio per gli animali, i campi arsi dal sole, adesso è stata messa in crisi anche la produzione di ortaggi e frutta e gettato un’ipoteca sulla prossima vendemmia".

Si poteva fare qualcosa per evitare questo disastro?

"Innanzitutto si poteva fare un’assicurazione, ma assicurare tutto diventa difficile e oneroso. Si assicurano le greggi per i lupi, le coltivazioni per i cinghiali, adesso anche gli ortaggi?".

Quindi?

"Gli ortaggi potevano essere riparati da sistemi di reti molto moderni, ma che hanno costi molto elevati. Nelle campagne la pioggia era attesa, per dare sollievo, i forti temporali ci hanno distrutto. Adesso resta solo il drammatico conto dei danni. Campagna amica di Ricciotti non ha più nulla da vendere".

Maria Grazia Lappa