’Tipicità’ guarda verso il futuro tra sviluppo e sostenibilità

Al Fermo Forum un incontro con Giovanni Pirovano e Vittorio Emanuele Parsi. Si parla di economia e ambiente

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Il ‘Gran Tour delle Marche’ di Tipicità torna a promuovere le eccellenze della regione lanciando anche nuove iniziative. E’ stato un incontro dalle molteplici sfaccettature quello promosso da Banca Mediolanum che si è tenuto al Fermo Forum dal titolo ‘Verso un solido futuro’. Ad aprire i lavori il direttore di Tipicità Angelo Serri, che ha voluto ricordare come le attività non si siano mai fermate anche sotto la pandemia, ma ora la promozione del territorio sta tornano finalmente ai livelli pre Covid. Si è parlato di sostenibilità e di sviluppo. In prospettiva Banca Mediolanum e Grand Tour delle Marche di Tipicità hanno lanciato lo scorso anno la app ‘AWorld’, riconosciuta dalle Nazioni Unite per la lotta al cambiamento climatico. L’intento è attraverso comportamenti personali virtuosi facilmente adottabili nella vita quotidiana ridurre l’emissione di CO2 nell’ambiente, oltre al rilascio di un milione di api nell’Appennino marchigiano.

"Da tre anni Banca Mediolanum è partner di Tipicità – commenta Massimo Cupillari, Wealth Advisor – quest’anno avremo circa 30 tappe in giro per la nostra regione che racconteranno con dolcezza le eccellenze della nostra terra". Gli interventi più attesi sono stati quelli dei due ospiti Giovanni Pirovano, presidente di Banca Mediolanum e membro del Comitato di presidenza dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana); e Vittorio Emanuele Parsi, politologo e accademico.

"Negli anni abbiamo affiancato il termine cigno nero a varie crisi economiche – spiega Parsi – ma l’unico cingo nero è la guerra fra Russia e Ucraina. Era impensabile che nel 2022 ci fosse una guerra per l’annessione di territori. In Europa non accadeva dal 1945 perché gli Stati dopo la guerra costruirono un sistema di confronto per evitarlo, l’ultimo risale al Kuwait nel 1991. La guerra sta costando molto a tutto il pianeta già adesso, ma la resa sarà ancora più pesante. Sono positivista e dobbiamo pensare al dopo, a ripristinare quei rapporti di coesione".

"Già durante la pandemia – dichiara Pirovano – avevamo percepito l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, poi la guerra ha acuito questo processo. Il sistema bancario aveva già avvertito tutto questo e le prime risposte sono state l’avvio di politiche di restrizione, questo non ci deve spaventare, Draghi nell’ultimo summit internazionale ha dato prova di forza, dobbiamo assorbire questo momento senza minare la crescita del Paese".

Alessio Carassai