Torquati: "La riviera non è a misura di disabile"

Dalla spiaggia agli alberghi, dai negozi ai parcheggi fino ai marciapiedi, l’ex assessore rincara: "L’amministrazione non sta facendo nulla"

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Somiglia tanto ad un cartellino giallo, quello estratto dall’ex assessore Nazzareno Torquati contro l’amministrazione comunale insediatasi lo scorso autunno. La squadra guidata da Antonio Spazzafumo, secondo Torquati, non avrebbe fatto nulla fino ad oggi per garantire servizi e requisiti minimi in fatto di accoglienza della disabilità, in una città che da sempre si vanta dell’alto grado di ospitalità turistica e non. Dalla questione dei parcheggi nelle strutture sanitarie, alla mancata applicazione dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba), agli eventi estivi alla ristrutturazione degli edifici: per Torquati, è arrivata l’ora che il civico 124 di Viale De Gasperi batta un colpo. "Si deve purtroppo constatare l’assoluta mancanza di iniziative dell’amministrazione comunale alla soluzione dei tanti problemi legati alle persone con disabilità della nostra città con particolare attenzione all’ inclusione sociale ed alla accessibilità dei luoghi pubblici – dice l’ex assessore - Difatti ormai si somma sempre più la mancanza di una cultura dell’inclusione sociale di questi amministratori. Dall’ormai nota problematica legata agli stalli negli ospedali e cliniche private, assolutamente insufficienti ed in alcuni casi assenti, alla totale mancanza di controlli in centinaia di negozi oggetto di ristrutturazione senza la realizzazione degli scivoli ritenuti obbligatori. Dai marciapiedi senza scivoli che dovrebbero essere modificati in base al Peba ai percorsi per non vedenti e sensori sonori per non udenti sia in strade e semafori che nei mezzi di trasporto, che nella quasi totalità mancano di banchine di carico e di sollevatori".

Torquati inoltre fa riferimento alla mancanza di controllo sia delle concessioni balneari che delle spiagge libere per l’accesso in spiaggia, che dei tanti alberghi, in buona parte ancora inaccessibili per le persone con disabilità. E cosi anche alla mancanza di verifica alle case ristrutturate o ex novo successive al 1989, che risultano per la maggior parte prive di accessibilità e conformità alle leggi vigenti. La rampogna si concentra poi sul turismo.

"In questo periodo si sta assistendo alla organizzazione di eventi senza pensare alle minime esigenze delle disabilità in tutte le sue varianti. Non si pensa minimamente a come il popolo con disabilità possa partecipare agli eventi, si ha una visione ludica e di facciata e non delle problematiche sociali, in una sorta di paese dei balocchi. Per questo si rende necessaria una convocazione della Consulta della Disabilità prima di agosto per verificare gli intenti con l’attuale amministrazione ed esaminare una diversa impostazione e fugare i sospetti di eccessiva tolleranza per le trasgressioni che sfociano nella connivenza ed omertà da parte di chi è preposto ai controlli".

Giuseppe Di Marco