GIUSEPPE DI MARCO
Cronaca

Torre ProMarche, un progetto da 25 milioni

Impianto frigorifero in via Pomezia, l’iniziativa della ProMarche continua: la società cooperativa, infatti, ha presentato a Invitalia un progetto che...

Impianto frigorifero in via Pomezia, l’iniziativa della ProMarche continua: la società cooperativa, infatti, ha presentato a Invitalia un progetto che...

Impianto frigorifero in via Pomezia, l’iniziativa della ProMarche continua: la società cooperativa, infatti, ha presentato a Invitalia un progetto che...

Impianto frigorifero in via Pomezia, l’iniziativa della ProMarche continua: la società cooperativa, infatti, ha presentato a Invitalia un progetto che rappresenta un’estensione di quello precedentemente proposto al comune sambenedettese, e ora è in attesa del vaglio dell’Agenzia. In ballo c’è la possibilità di ricevere circa 13 milioni di euro di contributo e finanziamento agevolato, a fronte di un investimento complessivo di oltre 25 milioni. È stata la stessa ProMarche ad illustrare i termini del progetto ‘Filiera del freddo delle orticole di qualità a residuo zero’, portato avanti in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche con l’obiettivo strategico di ridurre le emissioni di gas serra, gli sprechi alimentari, l’uso di pesticidi e antimicrobici, stimolare l’innovazione. L’iniziativa, come si diceva, prevede anche la realizzazione dell’impianto di stoccaggio alimentare a bassa temperatura per prodotti surgelati in via Pomezia: lo stesso che ha conosciuto, negli ultimi due anni, un percorso a dir poco travagliato. La variante Suap infatti veniva bocciata in consiglio comunale e, lo scorso autunno, la cooperativa ha posto la vicenda all’attenzione della giustizia amministrativa. Lo scorso marzo il Consiglio di Stato respingeva il ricorso intentato dalla società, con cui quest’ultima aveva chiesto la riforma della sentenza emanata ad ottobre dal Tar Marche. Il tribunale amministrativo, infatti, aveva dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza d’interesse il ricorso di ProMarche, che allora aveva impugnato la delibera con cui il consiglio comunale aveva espresso il proprio diniego alla proposta della società, non ravvisandovi motivazioni alla base del rigetto. La proposta di ProMarche, va ricordato, avrebbe implicato una variante visto che l’impianto avrebbe raggiunto un’altezza massima di 28 metri, dove il piano regolatore pone, come soglia massima, 11 metri. ProMarche, in Consiglio di Stato, si era opposta all’improcedibilità del ricorso, collegata alla mancata impugnazione, al Tar, della delibera 143, con cui erano stati convalidati i motivi alla base del rigetto. Ma anche l’organo di rilievo costituzionale ha respinto l’impugnazione della cooperativa. Occorre ricordare, in tal senso, che il progetto dell’impianto era stato oggetto di valutazione positiva da parte del Ministero dell’Agricoltura, e gli era stato riconosciuto un contributo Pnrr a fondo perduto di 7.485.894 euro, a fronte di un investimento complessivo di 18.714.735 euro.

Giuseppe Di Marco