Tre milioni per messa in sicurezza e parcheggi

Sistemazione dell’Albula, il Comune chiede oltre tre milioni di euro al ministero per gli argini del torrente e i nuovi stalli a sbalzo

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Silenziosamente, forse per scaramanzia, il Comune ha deciso di provarci. Mentre studi di progettazione si accalcano negli uffici di Viale De Gasperi per proporre un piano di riqualificazione dell’Albula, l’amministrazione chiede risorse al governo per mettere in sicurezza gli argini del torrente e costruirvi parcheggi. L’istanza non è stata depositata da poco: l’invio risale a metà settembre, in un momento in cui il vertice comunale ha deciso di attendere prima di diffondere la notizia, sperando di poterla diramare una volta conosciuto l’esito. Nello specifico, l’ufficio lavori pubblici ha chiesto al Ministero dell’Interno fondi per 3.160.000 euro per finanziare opere di mitigazione del rischio idrogeologico e l’inserimento di stalli auto nei pressi del corso d’acqua: l’elaborato, in particolare, prevederebbe la messa in sicurezza dei bastioni sud e la realizzazione di parcheggi a sbalzo lungo il medesimo segmento. La richiesta è stata trasmessa al Ministero dell’Interno, aderendo al bando per interventi ad edifici scolastici, contro il rischio idrogeologico e la ristrutturazione di ponti e strade, emanato tramite decreto a metà agosto. In base a tale decreto, gli enti avrebbero potuto fare domanda non oltre il 15 settembre, differenziando la propria istanza a seconda della popolazione detenuta: massimo 1 milione per comuni fino a 5mila abitanti, 2,5 milioni fino a 25mila abitanti e 5 milioni per realtà con un numero di residenti ancora più alto: il plateau, nel complesso, mette a disposizione 400 milioni di euro. Va detto che finora nessun intervento all’Albula è stato inserito nel piano triennale di opere pubbliche, ma questo solo perché per ora non ci sono i soldi. Intanto, almeno due studi di progettazione hanno presentato la propria proposta all’ente per intervenire sul torrente. Da una parte il comune ha interloquito con lo studio Prezzavento, che ha avanzato l’idea di una piattaforma a ‘T’ fra le due sponde del corso d’acqua, su cui inserire oltre 500 posti auto. Tale elaborato, inoltre, prevede la realizzazione di un’oasi naturalistica alla foce dell’Albula. Il progetto dell’architetto Ivana Bianconi, invece, include la realizzazione di due ponti panoramici dotati di pensilina e una fila di parcheggi lungo il bordo. Ipotesi che l’amministrazione sta ancora valutando, e che sicuramente presenteranno costi, pro e contro differenti. Intanto si tenta la strada del fondo ministeriale, che non sarà facile da intercettare. Ma si sa: ogni lasciata è persa.

Giuseppe Di Marco