
Quando lo donarono, i proprietari stabilirono che avesse come. destinazione quella di ospitare gli uffici giudiziari
Il 25 giugno si conoscerà il futuro del tribunale di Ascoli. E’ questa, infatti, la data di trattazione davanti alla Corte d’Appello di Ancona del ricorso della società di gestione di fondi immobiliari InvestiRE Sgr che a ha impugnato il pronunciamento del giudice del tribunale di Ascoli Paola Mariani che a febbraio 2024 ha stabilito che l’immobile deve tornare nella disponibilità del legittimo proprietario, il fondo immobiliare, ma non prima della fine del 2026. E’ proprio sul differimento della data di restituzione che InvestiRE Sgr ha depositato il ricorso presso la cancelleria della Corte d’Appello di Ancona che dovrà ora pronunciarsi sul punto, stabilendo se il Palazzo di Giustizia deve essere restituito subito o, come ha sentenziato il giudice Paola Mariani, entro il 29 dicembre 2026. Una data comunque meno lontana di quanto si possa immaginare, quella di fine 2026, visto che organizzare un eventuale trasloco degli uffici di un Tribunale e di una Procura non è esattamente come quello di un appartamento; tanto più se non c’è al momento (come in questo caso) nessuna traccia di una nuova sistemazione che andrebbe per altro attrezzata a dovere, soprattutto in termini di sicurezza e informatizzazione. L’atteggiamento del fondo appare invece molto ’aggressivo’, tenuto conto anche che recentemente ci sarebbe stato un tentativo addirittura di anticipare la data dell’udienza che, almeno per il momento, resta fissata al 25 giugno.
Non è una questione banale. Per questo il 29 maggio alle 15 è stata convocato un summit presso la Sala della Ragione di palazzo dei Capitani al quale sarà presente, oltre al sindaco Marco Fioravanti, anche il presidente dell’Ordine degli avvocati Paolo Travaglini. "E’ una situazione da monitorare con attenzione" commenta l’avvocato Travaglini che sta seguendo con attenzione l’evolversi della situazione. Sia nei corridoi del Palazzo di Giustizia, sia negli studi legali del Piceno si segue con una certa apprensione la vicenda anche perché l’accoglimento del ricorso di InvestiRE Sgr appare tutt’altro che peregrino. La soluzione potrebbe essere in un passo in avanti del Demanio, chiamato a riaprire la trattativa per il rinnovo del contratto di affitto o, addirittura, per l’acquisto dell’immobile in piazza Orlini. Il Palazzo di Giustizia è soggetto ad un vincolo storico e architettonico. Quando lo donarono, i proprietari stabilirono che avesse come unica destinazione quella di ospitare gli uffici giudiziari di Ascoli.
Peppe Ercoli