Ascoli, il tribunale resta a rischio sfratto

Resta in bilico il futuro dell’ edificio in piazza Orlini di proprietà di una società di gestione del fondo che gestisce un patrimonio di oltre 7 miliardi. Sul contratto che scade il 28 dicembre c’è già la disdetta

Il tribunale di Ascoli

Il tribunale di Ascoli

Ascoli, 7 dicembre 2022 - Resta in bilico il futuro del tribunale di Ascoli e le nubi all’orizzonte restano molto scure. Ieri mattina Il giudice del tribunale di Ascoli Paola Mariani si è riservata la decisione sulla concessione o meno dell’ordinanza immediata di rilascio in favore di Investire Sgr alla scadenza contrattuale del 28 dicembre 2022 dell’edificio in piazza Orlini che ospita il tribunale e la Procura, proseguendo poi in giudizio in sede di opposizione per la decisione sulle eccezioni svolte in comparsa dal conduttore dell’immobile, l’Agenzia del Demanio. L’udienza si è svolta ieri mattina in tribunale dove sono comparsi i legali dell’Agenzia del Demanio che ha in affitto Palazzo di Giustizia e InvestiRE Sgr, società di gestione del fondo immobiliare che gestisce attualmente un patrimonio di oltre 7 miliardi di euro distribuito su 52 fondi immobiliari di diversa tipologia, sia quotati che riservati ad investitori istituzionali e operatori professionali. InvestiRe Sgr ha rilevato la proprietà dalle Assicurazioni Generali. Ad Ascoli, oltre all’immobile in piazza Orlini, gestisce anche altre proprietà importanti tra cui il restaurato palazzo che ospita il progetto ’Abitiamo insieme Ascoli’ in corso di Sotto, Palazzo Sgariglia in corso Mazzini, la Motorizzazione Civile, un immobile a Campo Parignano e un altro in via Marini. L’avvocato Priscilla Haver dello studio Carnelutti ha esposto le ragioni di InvestiRE Sgr che rivendica il diritto di tornare nella piena disponibilità del palazzo di giustizia.

A giugno 2020 il Fondo ha comunicato la disdetta alla data del 28 dicembre 2022 al Demanio che non ha mai manifestato intenzione di rinnovo vista la cifra d’affitto ritenuta alta. Per cui InvestiRe si è rivolto al giudice Mariani per la convalida della licenza per finita locazione ed il rilascio dell’immobile. Da parte sua l’Agenzia del Demanio oppone resistenza sostenendo che nel palazzo di piazza Orlini si svolge una funzione pubblica, per cui non può essere mandato via il tribunale. Di fatto c’è un contratto che fin qui ha regolato i rapporti fra proprietario e affittuario ed è complicato sostenere che la destinazione pubblica di un immobile fa sì che il contratto di locazione può avere durata infinita. Se il giudice Mariani dovesse dare ragione a InvestiRE Sgr, il fondo immobiliare avrebbe titolo dal 29 dicembre per iniziare la procedura di rilascio dell’immobile. Successivamente le parti compariranno davanti al giudice delle esecuzioni (la stessa Mariani) e in quella sede il Demanio potrà chiedere un differimento o una proroga per motivi di organizzazione, in attesa magari di trovare un accordo con i proprietari. Peppe Ercoli