"Troppi cantieri, i clienti se ne vanno"

Ascoli, la protesta dei commercianti di corso Vittorio Emanuele. Pochi parcheggi e tanti lavori su entrambi i lati

di Massimiliano Mariotti

Cantieri, parcheggi inservibili e attività ancora una volta in ginocchio. Lo scenario di corso Vittorio Emanuele, una delle principali vie cittadine di Ascoli, è divenuto allarmante per i commercianti. I lavori di ristrutturazione di alcuni palazzi, tra terremoto e bonus 110%, hanno visto l’allestimento di alcuni cantieri su entrambi i lati della strada. Questo ha comportato una sottrazione di svariati parcheggi con tanti clienti costretti a non poter più sostare per fare acquisti. Un’altra mazzata a livello economico nei confronti di chi, tra pandemia, tasse e caro energia, era già costretto a fare i salti mortali almeno per sopravvivere.

"Il disagio principale è legato alla visibilità delle vetrine che viene coperta dai cantieri – ha commentato Gianluca Sofia di ‘L’arte del caffè’ –. Per i clienti parcheggiare era già faticoso prima, figuriamoci adesso. Speriamo non vengano fuori altri cantieri" Il problema non riguarda solo i cleinti. "Anche i fornitori e i corrieri – aggiunge – che devono effettuare le consegne incontrano disagi. Probabilmente potevano essere posizionati qui dietro in via Candido Augusto Vecchi".

"Se qualcuno avesse a cuore la città capirebbe che non si può bloccare così questa via – ha sostenuto Mario Angelini, titolare della nota pasticceria –. Con tutto il rispetto per le imprese che lavorano, però ci si potrebbe organizzare in maniera diversa. Comunque parliamo di lavori lunghi". A preoccupare, e non poco, i titolari delle attività risulta essere proprio la durata degli interventi che non sembrano destinati a esaurirsi nel corso di una annata. Una soluzione che alcuni provano a suggerire all’amministrazione comunale è quella di spostare momentaneamente la pista ciclabile per consentire almeno il carico e scarico della merce.

"I cantieri sono un problema – ha spiegato Agostino Parissi dell’omonima tabaccheria –. Il fatto è che sono partiti tutti insieme. L’amministrazione non ha grandi colpe secondo me. Da un lato, quello destro, si stanno effettuando interventi legati ai danni del terremoto. Dall’altra parte, invece, si sta intervenendo con il 110. Certo è che così non è affatto semplice per noi. Se mettono un altro cantiere finiamo paralizzati. Si potrebbe spostare la pista ciclabile a corso Mazzini".

"Stiamo perdendo molti clienti – ha ammesso Antonio Traini, titolare della macelleria e gastronomia –. Ci sono tantissime difficoltà. Si potrebbe togliere momentaneamente la pista ciclabile per consentire ai clienti di potersi appoggiare e per permettere il carico e scarico. Tanti nostri clienti si sono lamentati che non trovano più un posto per parcheggiare e dopo un paio di passaggi in auto desistono e decidono di andarsene. Questa situazione non è possibile. Serve un intervento. A luglio e agosto la città si svuoterà per le vacanze estive, adesso che potevamo lavorare un po’ stiamo subendo l’ennesima mazzata".