Troppi contagi, Pozza e Umito zone rosse

Non si potrà entrare e uscire dalle due frazioni di Acquasanta, Stangoni: "Indispensabile per la salvaguardia dei residenti"

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Per la prima volta, dopo il lockdown di marzo e aprile, nel Piceno sono state di nuovo istituite delle ‘zone rosse’. Si tratta delle frazioni di Pozza e Umito, nel comune di Acquasanta, visto che in questi due paesi nel corso delle ultime ore è aumentato considerevolmente il numero dei contagi da coronavirus. Il sindaco Sante Stangoni, ieri, ha emesso l’apposita ordinanza, in accordo con l’autorità sanitaria locale, e questa mattina verranno effettuati tamponi a tutta la popolazione da parte dell’Asur, per definire il focolaio e tracciare i rispettivi contatti dei casi positivi. "Si tratta di un intervento indispensabile per la salvaguardia delle persone residenti in questi luoghi – spiega lo stesso sindaco di Acquasanta –, nonchè per evitare la diffusione del virus al restante territorio".

La ‘zona rossa’ non permetterà né l’uscita nè l’entrata all’interno dei due paesi. Pertanto, per i beni di prima necessità e per i medicinali si potrà far riferimento ai volontari della sezione acquasantana della Croce Verde, telefonando al numero 0736802459. Il provvedimento, emesso a due giorni dall’emanazione del nuovo dpcm da parte del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, è valido da oggi a data da destinarsi, finchè non verrà circoscritto il problema e non verranno arginati, appunto, i contagi. L’obiettivo, ovviamente, è evitare che la situazione possa sfuggire di meno.

Dunque, come recita il noto proverbio, per Stangoni e per tutta l’amministrazione comunale di Acquasanta ‘prevenire è meglio che curare’. Per quanto riguarda l’ordinanza, nel dettaglio, questa prevede innanzitutto il divieto di circolazione a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato all’interno del territorio delle frazioni di Pozza e Umito, fatta eccezione per gravi situazioni di necessità o esigenze improrogabili. Vige anche il divieto di allontanamento dalle stesse frazioni, oltre ovviamente al divieto di accesso. E’ consentito comunque il rientro a Pozza e Umito da parte di coloro i quali, al momento dell’entrata in vigore dell’ordinanza, si trovassero al di fuori dell’area in questione. Resteranno chiuse le attività commerciali, così come saranno sospesi i lavori nei cantieri. Non si svolgeranno neanche le messe, eccezion fatta per i funerali (limitati a quindici persone, al massimo). Resterà chiuso, fino a data da destinarsi, anche il cimitero.

Matteo Porfiri