MARCELLO IEZZI
Cronaca

Trovato morto in casa, indagano i carabinieri

Tragedia a Porto d’Ascoli dove nella notte fra lunedì e martedì è morto Mattia Candoli. Aveva solo 45 anni e...

Tragedia a Porto d’Ascoli dove nella notte fra lunedì e martedì è morto Mattia Candoli. Aveva solo 45 anni e...

Tragedia a Porto d’Ascoli dove nella notte fra lunedì e martedì è morto Mattia Candoli. Aveva solo 45 anni e...

Tragedia a Porto d’Ascoli dove nella notte fra lunedì e martedì è morto Mattia Candoli. Aveva solo 45 anni e stava cercando di rifarsi una vita sentimentale, invece è stato trovato privo di vita nel sotto tetto dell’abitazione dove abitava insieme con la compagna, dopo un matrimonio fallito con la donna dalla quale aveva avuto figli. E’ accaduto in un’abitazione che si trova a ridosso di via Torino, tra mezzanotte e l’una. A dare l’allarme ai soccorsi è stata la compagna che era andata a cercarlo dopo averlo visto allontanare, pare a seguito una incomprensione nella relazione di coppia. La donna l’ha trovato ormai privo di vita. L’uomo, secondo i primi accertamenti, era una persona fragile, uscita da un’altra storia complicata ed avrebbe messo in atto il gesto estremo in preda a un momento di sconforto. Sul posto sono intervenuti i sanitari della potes-118, ma ormai non c’era più nulla da fare. A supporto dei soccorritori sono arrivati anche i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto e poi i carabinieri della locale compagnia e della stazione di Porto d’Ascoli che si stanno occupando della ricostruzione dell’accaduto.

La Procura della Repubblica di Ascoli, infatti, ha disposto la messa a disposizione della salma ed ha incaricato i carabinieri di svolgere i relativi accertamenti. La posizione del corpo dell’uomo e la modalità con cui avrebbe messo in atto il gesto estremo, a un primo esame lascia qualche perplessità. Da qui la decisione degli inquirenti di porre la salma a disposizione, nell’obitorio del ‘Madonna del Soccorso’ per essere sottoposta ad accertamenti tecnici. Il medico legale dovrà escludere, o meno, la presenza di altri eventi di natura violenta e quindi una possibile simulazione di suicidio. Un caso che ha bisogno di approfondimenti prima di essere dichiarato chiuso. Al momento sembrano prive di ogni fondamento, secondo gli investigatori, l’ipotesi circolata nella mattina, secondo cui l’uomo avrebbe ricevuto minacce da parte di qualcuno. Un caso che, a ogni modo, sarà risolto sulla base dei riscontri che emergeranno dalla ricognizione cadaverica e l’eventuale approfondimento autoptico. L’accaduto ha destato profondo cordoglio in tutta la vallata del Tronto, essendo la giovane vittima residente nel comune di Monteprandone, dove abitava con la moglie e i figli. Marcello Iezzi