Trovato morto sul Vettore L’uomo visto dal drone

L’escursionista disperso martedì era in una zona molto impervia, alla base di un canale profondo dove probabilmente era scivolato

Trovato morto sul Vettore

Trovato morto sul Vettore

È morto nel luogo che amava di più al mondo Marco Stortoni, l’escursionista di Montefalcone Appenino disperso da martedì mattina sul monte Vettore. Dopo 16 ore di ricerche ininterrotte, la salma del 58enne è stata rinvenuta ieri alle 10,30 dai soccorritori. Lo hanno ritrovato in una zona molto impervia, alla base di un canale profondo, dove l’escursionista, molto probabilmente, era scivolato mentre camminava sul sentiero. A fare la triste scoperta è stato Francesco Riti, il pilota del drone della Protezione Civile di Acquasanta che ha prestato assistenza durante le operazioni di soccorso. Stortoni era partito martedì mattina all’alba da Montefalcone e aveva raggiunto la località nota come ‘Mezzi Litri’, a pochi chilometri da Forca di Presta, dove aveva lasciato l’auto, una Fiat Panda poi rivenuta dalle forze dell’ordine.

Da lì, il 58enne si era avviato a piedi per una nuova avventura solitaria tra i monti: purtroppo l’ultima della sua vita. I familiari lo attendevano a casa per l’ora di pranzo: non vedendolo arrivare, hanno cercato invano di contattarlo. Il telefono squillava a vuoto e così, presi dal panico, hanno chiamato i carabinieri per denunciare la scomparsa. I militari dell’Arma, a quel punto, hanno lanciato l’allarme, attivando la macchina dei soccorsi. Una squadra di terra dei Vigili del Fuoco, composta da 5 pompieri, 2 operatori Tas (rispettivamente da Macerata e da Ancona) 2 unità cinofile da Teramo e 2 operatori con il drone, è partita intorno alle 17,20 per raggiungere la zona interessata, seguita da 4 squadre del Soccorso Alpino (2 di Ascoli, una di Montefortino e una di Macerata). Contestualmente, è partito anche un elicottero dell’Aeronautica militare che, prima dell’arrivo del buio, ha scandagliato parte della zona interessata.

I soccorritori hanno anche raggiunto il rifugio Zilioli, sperando che Marco si fosse fermato lì a riposare, ma purtroppo la felice ipotesi è stata presto disattesa. Fino al mattino del giorno seguente non è stato possibile localizzare l’uomo, di cui si era persa ogni traccia. Le forze scese in campo hanno lavorato instancabilmente per tutta la notte, agevolate dalle condizioni meteo favorevoli che hanno consentito altre ricognizioni con l’elicottero dell’Aeronautica militare abilitato al volo notturno. Hanno partecipato alle operazioni oltre 40 uomini del Soccorso Alpino e due unità cinofile provenienti da Marche, Abruzzo e Umbria, oltre ai Carabinieri di Ascoli e ai vigili del fuoco di Ascoli supportati dall’elicottero Drago 52. Dopo il ritrovamento, la salma è stata recuperata dai tecnici e da un carabiniere forestale che, attrezzati con piccozza e ramponi, hanno fornito supporto da terra all’elisoccorso e al personale medico, verricellato sul posto dall’elicottero del 118 Icaro2. Il medico, purtroppo, non ha potuto far altro che constatare il decesso di Stortoni, la cui salma non è ancora stata restituita ai parenti, ma consegnata all’autorità giudiziaria che ne ha richiesto l’autopsia.

Valeria Eufemia