Truffa amorosa dei soldati, donne pagavano per incontrare l'uomo conosciuto online

Un 32enne residente ad Ascoli e un 40enne di Alba Adriatica denunciati dalle Fiamme Gialle

Operazione 'Cuori Infranti', in azione la Guardia di Finanza di Ascoli

Operazione 'Cuori Infranti', in azione la Guardia di Finanza di Ascoli

Ascoli, 6 maggio 2020 - L'amore via web può essere insidioso, a volte fin troppo. È una vera e propria truffa internazionale a carattere sentimentale quella scoperta dalle Fiamme Gialle nell'ambito di un'operazione dal titolo emblematico: 'Cuori infranti', come quelli delle vittime, indotte attraverso sapienti manovre psicologiche a sborsare ingenti somme di denaro. Ma facciamo un passo indietro e addentriamoci nell'oscura vicenda che ha portato donne sole e disperate a finire con il portafoglio vuoto e il cuore a pezzi.

Tutto è cominciato mesi fa, quando una donna della Bulgaria ha sporto denuncia nel suo Paese dopo essere stata raggirata da un uomo conosciuto sul web che, alla fine dei giochi, si è scoperto essere un extracomunitario di 32 anni residente ad Ascoli Piceno e domiciliato a Porto San Giorgio. La donna ha raccontato alle forze dell'ordine di aver accettato un 'invito' su un social network da parte di un asserito canadese.

Le aveva fatto credere di essere un generale in missione di pace in Iraq ed era riuscito a sedurla, rendendola pazza di lui. Una volta acquisita confidenza e fiducia, l'uomo ha iniziato a chiedere aiuti economici per essere esonerato dalla missione. Un esonero che contemplava anche un riconoscimento economico al soldato che aveva accettato di sostituirlo e che poi si è rivelato essere un complice (un altro extracomunitario di 40 anni residente ad Alba Adriatica).

A lui bisognava rimborsare 2.500 euro, 'piccola' somma necessaria ad acquistare il biglietto aereo che lo avrebbe condotto dal Canada all'Iraq e subito sborsata dalla donna, che non vedeva l'ora di poter incontrare il suo amore virtuale, passando dallo schermo alla realtà. A questo punto è partita la seconda fase: la richiesta – anch’essa accolta dalla donna – di altri 15.000 euro, necessari per il ritiro del Maggior Generale dalla missione.

Dopo aver inoltrato il bonifico, la malcapitata ha ricevuto dall'uomo una foto del biglietto aereo che lo avrebbe condotto da lei. L'incontro sarebbe avvenuto giorni dopo in un aeroporto bulgaro, dove è stata poi scoperta l’inesistenza dello stesso volo e dove la donna, in un bagno di lacrime amare, ha realizzato di essere caduta in un crudele inganno. A quel punto è partita la rogatoria giudiziaria della Procura Distrettuale bulgara, che ha poi coinvolto anche la Finanza picena.

Ma si è trattato solo di uno dei tanti raggiri messi a punto dai due malviventi. L'indagine della Guardia di Finanza di Ascoli ha infatti portato alla luce altre truffe perpetrate dai 2 ai danni di donne residenti in Svizzera, Bulgaria e Spagna attraverso l'invenzione di difficoltà economiche che erano appunto d'ostacolo alle prospettive d'incontro.

Un copione messo a punto in dettaglio per sfruttare la vulnerabilità di donne sole e pronte a idealizzare il partner perfetto e che ha portato nelle loro mani una somma complessiva di 54.300 euro. I movimenti di denaro non sono però sfuggiti alle Fiamme Gialle, che al termine dell'operazione hanno denunciato i 2 extracomunitari per truffa aggravata.