
Vinicio Ruggieri, agente immobiliare
Tra illusioni di guadagni rapidi e una vetrina digitale sempre più affollata, San Benedetto assiste a una corsa agli affitti brevi che non sempre porta i risultati sperati. A raccontare un altro volto del fenomeno, quello visto dalla parte del mercato immobiliare, è Vinicio Ruggieri, dell’agenzia La Mer, con oltre trent’anni di esperienza alle spalle. Per Ruggieri, la questione non riguarda tanto il turismo, quanto il modo in cui l’affitto breve ha rimescolato – e in parte distorto – le dinamiche del mercato immobiliare locale. "Sulla scia di quello che si vede online, molti proprietari hanno deciso di trasformare il proprio appartamento in una struttura turistica", racconta. "Si fanno attrarre da cifre che, magari per una settimana d’agosto, sembrano esorbitanti. Ma la realtà spesso è diversa: la domanda resta sempre la stessa, mentre l’offerta cresce continuamente".
Il risultato è che molti alloggi restano vuoti, senza riuscire ad attrarre prenotazioni. Un dato di fatto che, secondo Ruggieri, va letto nel contesto specifico di San Benedetto: "Non siamo una grande città. Qui non si può pensare di affittare un appartamento a chilometri dal mare e aspettarsi il tutto esaurito". La geografia urbana conta, e l’attrattività si concentra ancora lungo la fascia costiera e nelle zone centrali. Al di fuori di queste aree, la saturazione dell’offerta genera soltanto vuoti. Ma le conseguenze si riflettono soprattutto su chi cerca una casa per viverci tutto l’anno. "Oggi c’è una carenza reale di appartamenti per l’affitto a lungo termine", avverte Ruggieri. "Molti proprietari hanno deciso di rinunciare agli affitti stabili, ma non tutti riescono poi ad affittare con successo ai turisti. Il problema è che, nel frattempo, l’immobile resta fuori dal mercato residenziale".
Un altro nodo importante, in queste dinamiche, è la percezione di scarsa tutela che accompagna i contratti a lungo termine: "In tanti evitano di affittare a lungo perché non si sentono garantiti. Tra incertezze legali e tempi lunghi in caso di problemi con gli inquilini, si preferisce rischiare con il turismo". E in questo contesto, l’immaginario digitale fa il resto: "Basta vedere certe tariffe sulle piattaforme online per convincersi che sia la strada giusta. Il guaio è che spesso ci si scontra con una realtà fatta di spese, imprevisti e settimane intere senza prenotazioni". Nel frattempo, le richieste inoltrate al Comune per avviare affitti brevi aumentano vertiginosamente, a dimostrazione di un interesse crescente, forse anche troppo. Per l’agente sambenedettese, non è questione di demonizzare l’affitto breve, ma di riconoscerne i limiti in un contesto urbano preciso.
Emidio Lattanzi