Turismo equestre e nuove ippovie L’esperienza Fermana

Un nuovo turismo per la Regione Marche? Potrebbe essere quello legato alla valorizzazione delle attività equestri. È il contenuto della recente proposta di legge che il consigliere Marco Marinangeli ha presentato in Commissione per poi arrivare all’approvazione in consiglio regionale. La proposta è incardinata su tre principali azioni strategiche. La prima, si legge nel documento, "prevede la realizzazione di nuove ippovie e la valorizzazione delle esistenti, attraverso la riapertura, il completamento e la manutenzione di percorsi quali: strade bianche, mulattiere, sentieri, tratturi, argini...". La seconda azione, invece, impegna la Regione a promuovere "la costituzione di centri ippici, strutture mobili e immobili destinate ad ospitare esemplari di razza equina idonei all’uso turistico, ludico-addestrativo o agonistico...".

La proposta di legge tiene conto anche dell’aspetto salutistico. E siamo così alla terza azione strategica che riguarda "l’attività assistita da animali", nel senso di interventi a carattere "ludico, ricreativo ed educativo finalizzati a migliorare la qualità di vita attraverso l’impiego di animali". Marinangeli propone l’utilizzo di cavalli per finalità terapeutiche con "lo scopo di aiutare adulti e bambini nell’affrontare le conseguenze psicofisiche dovute a specifiche patologie...". La proposta di legge si compone di nove articoli: dal principio di concertazione tra realtà già esistenti e rappresentative del mondo equestre, pro loco, enti parco, etc, ai punti di ristoro e sosta, dai centri ippici alla valorizzazione delle attività con gli equidi. La proposta nasce dall’osservazione che il turismo equestre sta conoscendo un vero e proprio boom specie nelle aree del nord Italia e nord est Europa.

La realtà equestre nel Fermano ha origini lontane, basti pensare alla poderosa fiera equina di San Liberato di Montegiorgio e all’ippodromo di Piane di Montegiorgio. Sempre nel Fermano già esiste una ippovia che si snoda lungo un tratto di circa 70 chilometri, dal santuario di Santa Maria a Mare, a Fermo, al santuario della Madonna dell’Ambro, a Montefortino. Mare e monti. Il percorso è stato aperto due anni fa dall’Associazione Antichi sentieri – Nuovi cammini che lo riproporrà ai primi di maggio. L’Associazione ha lanciato la proposta al sindaco di Magliano di Tenna per una borsa di studio che approfondisca il tema dell’esistenza di una razza equina picena. La Pineta di Magliano di Tenna è stata individuata come punto nevralgico della nuova ippovia.

Adolfo Leoni