Turismo tra alti e bassi : "Serve alzare l’asticella"

Il bilancio della Cna dopo il calo delle presenze in provincia: "Indispensabile unire le forze e coinvolgere le università. Vanno superati i campanilismi".

Turismo tra alti e bassi : "Serve alzare l’asticella"

Arianna Trillini e Francesco Balloni

L’estate picena non ha offerto numeri brillanti dal punto di vista del turismo che ha visto continui alti e bassi in provincia. A stilare un bilancio di come sono andate le cose è stata la Cna, attraverso un’analisi volta a considerare l’accoglienza delle piccole e medie imprese del territorio, partendo dalla montagna fino ad arrivare sulla costa. "Quello degli ultimi mesi è indubbiamente un quadro in chiaroscuro – spiegano il direttore Cna Francesco Balloni e la presidente Arianna Trillini –, che al di là di alcune note positive deve far riflettere sull’offerta turistica proposta dal Piceno ai potenziali visitatori. Possiamo contare su un patrimonio storico, culturale e naturale senza eguali che abbiamo il compito di valorizzare al meglio per restare competitivi e consentire alle imprese di tornare ad accogliere un numero di visitatori adeguato alle potenzialità del nostro territorio. È indispensabile, in vista dei prossimi mesi, alzare l’asticella della nostra offerta turistica rafforzando il legame con le università del territorio, affidandoci a figure esperte in ottica turistica per ampliare il ventaglio di proposte in favore dei potenziali visitatori. In questa direzione sarà fondamentale unire le forze e superare ogni campanilismo".

Il turismo dei caldi mesi estivi, secondo i dati forniti dalla Camera di commercio delle Marche al 31 agosto, ha visto protagoniste 1.529 imprese. Statistica che corrisponde all’8,1% delle aziende complessivamente attive su tutto il territorio provinciale. Quello che preoccupa è il calo dei servizi di alloggio e ristorazione che hanno visto un 8,8% in meno. L’estate è stata caratterizzata da rincari che hanno visto cittadini e famiglie spendere cifre superiori alle medie elaborate per le Marche nel 2023. Le indicazioni fornite dagli imprenditori dell’ascolano hanno evidenziato come il patrimonio culturale piceno, le bellezze naturali e le eccellenze enogastronomiche locali abbiano assistito a una diminuzione di presenze rispetto all’anno scorso, diffuso principalmente sulla costa e nei borghi dell’entroterra. "L’inflazione e l’aumento dei costi hanno inciso in maniera determinante" secondo Antonio Scipioni. "Un primo passo per un’offerta turistica più attrattiva potrebbe essere rappresentato dal potenziamento dell’infrastruttura portuale" gli fa eco Giulio Piergallini. La città di Ascoli, però, può sorridere: "Si tratta del frutto del lavoro svolto negli anni da parte di tutti" conclude Barbara Tomassini.

Massimiliano Mariotti